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La casa dei calabresi è sotto assedio! È un ossimoro! I calabresi che lavorano contestano Oliverio, il presidente di sinistra della regione Calabria. L'uomo cresciuto nella scuola politica ideologica del pci è sotto accusa dai coltivatori della Calabria. Cioè, di quella parte sociale che lui avrebbe dovuto tutelare: gli agricoltori! L'accusa che muovono nei suoi riguardi è: troppa burocrazia e mancata erogazione dei premi previsti e programmati. Questi alcuni temi anticipati dai manifestanti intenti a innalzare e fissare le bandiere gialle della per tutta l'area della cittadella regionale. Domani si prevede l'invasione di 500lavoratori, 800 mezzi agricoli, trattori, camion e pullman. Qualche autocisterna del latte, alcuni prodotti agricoli e tanta delusione nei confronti di chi in questo momento rappresenta i calabresi. Eppure, conoscendo la storia ideologica del partito in cui si è formato quest'uomo cresciuto a pane e politica e ...
Primarie? No grazie! meglio passione e cultura per una rivoluzione che risvegli le coscienze. La voglia di cambiamento si vede solo nelle facce sofferenti dei pensionati, dei cassintegrati e dei nuovi poveri che pur lavorando non riescono a tenere a posto le spese di casa. I partiti hanno deluso. I sindacati hanno deluso. Il Vaticano ha deluso! Gli altri organismi che assediano lo Stato non li nomino perché è inutile. Chiamo in causa questi tre soggetti perché, secondo quanto hanno sempre cianciato, la loro vocazione li avrebbe dovuti spronare per far migliorare la condizione sociale degli ultimi, i poveri, i deboli senza bandiere. Invece l'evidenza è sotto gli occhi di tutti e mostra povertà materiali e spirituali che mai avremmo pensato di toccare. E chi altri avrebbe dovuto vigilare per evitare la caduta catastrofica se non i guardiani dei deboli? Non è successo! Pare che anche i guardiani si siano visti e curati gli affari propri. E la puntata di Report di ieri...
Possiamo parlare di lotta di classe? Nell’era di internet, (che sembra avere indotto a dimenticare persino il ricordo del lavoro manuale nei campi e nelle officine) può sembrare anacronistico pensare di rileggere uno di quei vecchi libri stampati con l’inchiostro ed ancora più impensabile sarebbe ripercorrerne la composizione tipografica fino alla rilegatura finale. Oggi i pensiero filosofico antico o moderno corre da un capo all’altro del mondo in un batter d’ali. E non solo! Anche la speculazione dialettica, economica, politica, industriale è altrettanto veloce. E nel guazzabuglio di internet si trova di tutto, dalle verità immacolate alle verità fasulle e partigiane. Le novità dei linguaggi e della velocità con la quale si propagano, possibili grazie ai fantascientifici mezzi a disposizione di chiunque ha un accesso in rete, sembrano offuscare i concetti cari a un certo pensiero che traeva le sue origini nell’umanesimo. Alcuni esempi? La dittatura dell’economia imposta...
Di tanto in tanto risistemo la libreria: è piacevole aprire i testi che ho letto. Alcuni hanno la forza di attrarmi ancora: apro a caso e leggo; e dopo le prime righe ricomincio dall'inizio come se li leggessi per la prima volta; altri, mi stimolano a continuare nella lettura già dall’introduzione: in entrambi i casi, mi riportano con la memoria nei momenti in cui entrarono a far parte della mia vita. È proprio per questa manìa che oggi mi ritrovo tra le mani “ Calabria Fuori, al governo di una regione difficile ”; M.P. edizioni; Roma, 1991. Calabria Fuori ripercorre gli anni del primo governo regionale di sinistra nella regione calabrese . Il libro, curato da Nuccio Marullo , raccoglie temi e dibattiti di Franco Politano databili tra la fine del 1986 e l'inizio degli anni '90, anni in cui fu possibile costruire una giunta regionale alternativa ai gruppi politici che l’avevano guidata per 18 anni, grazie al lavoro politico di Franco Politano e Guido Rhodio , ris...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.