il presidente del Pd, Matteo Orfini,
“In mezz'ora in più”, su Raitre entra subito nel tema delle
alleanze e della responsabilità che molti attribuiscono al suo
partito per la formazione di un nuovo governo. "Qualora
sostenessimo un governo del M5S, in varie forme, sarebbe la fine del
Pd, afferma. Considero il tentativo di obbligare il Pd a fare la
scelta contro natura, una sorta di stalking".
In sintonia con quanto aveva detto Renzi, anche per Orfini il Pd deve stare all'opposizione: "Il voto parla chiaro. Non si può immaginare che il Pd vada al governo. Noi abbiamo perso, non si aiuta la nascita di un governo in questi casi. Non esiste in natura un accordo tra Pd e M5S. La questione del governo sarà oggetto principale della direzione di domani".
In sintonia con quanto aveva detto Renzi, anche per Orfini il Pd deve stare all'opposizione: "Il voto parla chiaro. Non si può immaginare che il Pd vada al governo. Noi abbiamo perso, non si aiuta la nascita di un governo in questi casi. Non esiste in natura un accordo tra Pd e M5S. La questione del governo sarà oggetto principale della direzione di domani".
Per me e tanti altri che sono andati
via dal pd è l'esatto contrario!
Questo modo d'intendere la politica va
contro ogni logica e gli interessi dell'Italia. Si vuole proteggere
l'identità e le scelte di Renzi a qualunque costo.
Renzi, Orfini & c. per paura di
“scomparire” dal centro della scena si tirano fuori ostentando
rammarico per le offese ricevute dalle controparti.
Eppure Grasso e Boldrini, rimanendo nel
campo delle presidenze delle camere, hanno formato un nuovo soggetto
politico, “Liberi e uguali”, che già nel nome si rifà ai valori
della sinistra. Ci sarà un motivo?
Inutile nascondersi dietro al dito!
Se non ci sono i numeri, il pd è
moralmente e politicamente tenuto ad aiutare la formazione del nuovo
governo, semprechè vuole davvero dimostrare serietà e passione per
la gente che vive in Italia e accompagnarla oltre la soglia
dell'instabilità e degrado sociale.