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Incognita Trump 45° presidente USA

Il ciclone Donald sembra essersi calmato. Dopo la vittoria tende la mano anche a quella parte di elettorato contrario. Dice di volere essere il presidente di tutti gli americani. Sembra essere un altro uomo Donald Trump. ora 45° Presidente USA quando fa il suo primo discorso. E le sue promesse, rasentando le aspettative degli sfiduciati che lo hanno sostenuto, sembrano essere le stesse di Cetto Laqualunque, anche se mancava solo il grido “+piluppetutti”. L'America di quanti hanno votato in questa tornata elettorale esprime non un voto ideologico, politico o un qualche pensiero alto. Gli americani hanno detto no alla politica consolidata dei gruppi di potere attenti alla finanza privata. Hanno detto no alle lobby di potere che governano da troppo tempo gli Stati Uniti e il resto del mondo vicino alle loro idee. Barak Obama è stato insignito del nobel per la pace al suo insediamento presidenziale... Adesso tocca attendere per vedere se Donald Trump sarà all'alte...

Cena Obama, eccellenze italiane figure di secondo piano

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Nell'intimo di Matteo si nasconde Cornelia. Ma i suoi veri gioielli non sono Benigni e Sorrentino. E pare che non siano ritenuti gioielli neanche i nomi della cultura e della scienza che si è portati dietro, considerati i posti loro assegnati. Mateo come Cornelia, la madre dei Gracchi, si porta dietro i suoi gioielli più belli, se li porta dietro fino a NY. Ospite di Michell e Barak Obama, all'ultima cena di Obama nei panni di presidente della potenza economica mondiale. In tutto 300 e oltre tra capitani d'impresa e gente che conta. Tra gli annunciati ospiti italiani: Roberto Benigni con la moglie Nicoletta Brasch i, Paolo Sorrentin o, Bebe Vio , Giusi Nicolini , Raffaele Cantone e Giorgio Arman i, c'era anche il consigliere di Renzi Giuliano Da Empoli , amico dello spin doctor Jim Messina, il commissario di Bagnoli Salvo Nastasi e il neocommissario per il digitale Diego Piacentini. Invitati da Obama, erano presenti, anche il presidente della Fia...

Ignavi o masochisti?

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Obama sotto ricatto e mondo assediato delle lobby economiche Dopo lo spread impariamo un'altra parola, sempre in inglese, “ shoutdown ”, che in italiano significa " chiusura ” e non prelude a niente di buono! È sempre una questione di alta finanza di un mondo lontanissimo alla maggioranza degli uomini e delle donne che muoiono per fame e stenti. Una realtà che guarda solo ed esclusivamente ai propri interessi. Lo abbiamo capito a nostre spese. In Italia per colpa di una politica economicocentrica falsamente europeista dettata dalla Germania, imposta dalla troica ma dalle radici lontane, ricordate la bolla economica esplosa negli USA? Ecco, i mali maggiori vengono sempre da fuori ma alimentati anche dalla cupidigia nostrana! In America lo shutdown è ormai al settimo giorno e c'è tempo fino al 17 ottobre per aumentare il tetto del debito ed evitare il default, che - avverte Mohamed El-Erian, l'amministratore delegato di Pimco, il maggiore fondo di inve...

distanze abissali tra America e Italia

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Ieri in America il Presidente Obama prestava giuramento davanti agli americani e al mondo intero. Ha usato parole rivoluzionarie nel suo discorso. Applaudito da tutti. Ha parlato dei diritti umani. Ha toccato temi intimi. Ha parlato dell'amore universale. Condiviso il diritto all'amore tra gay. Incoraggiato la classe media. Ha giurato sul presente per migliorare il futuro. Poi, dopo il pranzo di gala, Barack Obama e il vicepresidente Joe Biden si sono raccolti per alcuni minuti davanti al busto di Martin Luther King, in Campidoglio e, insieme alle rispettive mogli, hanno reso omaggio al difensore dei diritti civili dei neri, assassinato il 4 aprile 1968, a Memphis, nel Tennessee. Una delle Bibbie usate ieri per il giuramento di Obama è appartenuta proprio a King, citato anche nel discorso dal Presidente quando sono stati chiesti pari diritti per donne e omosessuali e sollecitata la riforma della legge sull'immigrazione. Questo avveniva nell'altro capo del mondo...

Italia, baratro fiscale evitato, forse, ma il lavoro?

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50 lire, coniazione d'ispirazione repubblicana:  il lavoro produttivo Notizie da palazzo Chigi.  Sul sito del governo italiano, in data del 31 dicembre 2012, appare l'analisi dell'anno appena trascorso gestito dal Governo tecnico di Mario Monti. Com'è giusto che sia, l'ufficio stampa e il portavoce del governo curano e pubblicizzano l'operato dei professori. Parlano di spread e di tassi d'interesse. D'integrazione europea. Fisco. Spending review. Riduzione e tagli di enti locali e organismi pubblici. Costi della politica. Rivedere le spese militari per ridurre gli sprechi e migliorare risorse e produttività (produttività? Sembra inappropriato parlare di produttività laddove si spende molto per gli armamenti e pochissimo per la tutela giuridica del cittadino). E poi si legge anche di competitività del Paese. Secondo il documento, l'azione di governo non è stata impostata solo sul rigore ma anche sulla crescita economica. Peccato che que...

fermare la strage in Palestina è possibile

BASTA GUERRE DI RELIGIONE! Dio è distratto oppure talmente buono e fiducioso da aspettarsi un cambiamento di rotta dall'umanità? Non ci sono altre scuse per chi crede in un Essere Superiore che, stando alle Sacre Scritture, pare abbia promesso la Palestina agli Ebrei. E la promessa è da mantenere; costi quel che costi! Cosicché di guerra in guerra gli Ebrei conquistano terreni ai danni del popolo palestinese che lì ci abita dalla notte dei tempi. La Palestina è luogo e punto d'incontro di più religioni e Gerusalemme è il fulcro. Inutile fare storia antica del territorio e dei popoli, basti pensare che nell'antichità non esistevano confini geografici nazionali ma esistevano degli insediamenti urbani definiti “città stato” autosufficienti. Detto ciò, ad ogni cervello pensante, risulta difficile comprendere o peggio giustificare le guerre che si sono succedute nel corso dei secoli. E totalmente assurde e fuori da ogni logica le distruzioni di massa di questi ultimi gi...

Obama, il sogno continua

Perché dovrei dare fiducia a qualcuno o qualcosa che non ne ha in me? È un interrogativo che si sente spesso! Come dare torto a chi lo pone fintantoché i meccanismi sociali rimangono invariati? Barack Obama è stato rieletto presidente della prima potenza mondiale: l'America! Mentre in Italia continua il gioco delle tre carte tra i parlamentari intenti a rivedere la legge elettorale, (gli sbarramenti dal sapore coercitivo per le minoranze democratiche espresse dagli elettori ne danno la conferma) e anche nel Governo attento esclusivamente a contenere il debito pubblico ma che non affianca alle manovre finanziarie una politica di garanzia solidale coi ceti deboli. All'inizio, dell'insediamento montiano, il rigore ci poteva stare, anzi è stato un punto obbligato nell'agenda strategica dei professori, ma non si può vivere solo guardando allo spread, altrimenti dà la sensazione che sia priva di anima. E l'uomo è anima, oltre che corpo. Obama, dicevamo, ha...

Obama rivince

SECONDO MANDATO PER OBAMA ALLA CASA BIANCA  Obama ce l'ha fatta! Ancora altri 4 anni alla casa bianca, grazie anche ai 12mila immigrati che vivono negli states. "Voi lo avete reso possibile. Grazie". Così ha scritto su Twitter ai suoi sostenitori non appena le principali emittenti lo hanno dato vincitore sulla base dei conteggi effettuati e delle proiezioni. Folle festanti a Chicago, Washington, davanti alla Casa Bianca, Times Square a New York non appena le emittenti hanno dato la notizia. " Yes we can ", hanno gridato i sostenitori di Obama anche a Boston , dove Mitt Romney avrebbe voluto tenere il suo discorso in caso di vittoria. Ma questa volta, Romney, si è dovuto accontentare del secondo posto e telefonare a Obama per congratularsi. "Grazie per aver creduto in me" ha detto Obama, tra gli applausi interminabili dei sostenitori americani per averlo "sostenuto" e rieletto in combattutissime elezioni e con una situazione ec...

morte di Bin Laden, il mistero s'infittisce

Può un premio nobel per la pace ordinare di non catturare ma uccidere i nemici , se pur spietati terroristi? E i premi nobel che hanno preceduto l'attuale “preventivo” nobel per la pace Barack Obama avrebbero firmato un'azione criminale che tra l'altro di sicuro porterà ulteriore paure nelle popolazioni occidentali come quella eseguita in Pakistan per uccidere Bin Laden? Perché non catturarlo vivo? Perché ferire o rischiare di uccidere anche i familiari? Perché trasformare un terrorista in martire? Interrogativi a parte, le ultime notizie infittiscono ancora di più il mistero Bin Laden a iniziare dal corpo gettato in mare perché, secondo quanto erroneamente detto dagli organi di stampa, in armonia con i dettami religiosi musulmani, e infine, dall'uccisione del capo carismatico di al qaeda non più dal commando usa ma da parte di una sua guardia del corpo per evitare che finisse in mano nemica vivo. Misteri che nessuno svelerà mai. Anzi, andranno ad alimentare ...

il Presidente Obama firma le sanzioni contro Gheddafi

FINALMENTE QUALCOSA DI CONCRETO! OBAMA FIRMA LE SANZIONI.  E CON UN COMUNICATO, LA CASA BIANCA DICHIARA CHE: Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato una serie di sanzioni contro la Libia, tra cui il congelamento dei beni di Muammar Gheddafi e dei suoi familiari.   L'ordine esecutivo è in vigore da subito e consiste essenzialmente nel blocco dei beni di Gheddafi e di almeno quattro suoi familiari: Ayesha, generale dell'esercito, nato nel 1976 o 1977; Khamis, nato nel 1980; Mutassim, consigliere per la sicurezza nazionale, nato intorno al 1975 e Saif Al-Islam, nato il 5 giugno del 1972. Tra le motivazioni citate da Obama per giustificare le sanzioni c'e il fatto che Gheddafi, il suo governo e i suoi stretti collaboratori hanno «preso misure estreme contro il popolo libico, tra cui l'uso di armi da guerra, mercenari» per commettere «violenza contro civili inermi». In una dichiarazione diffusa dal suo portavoce, Obama scrive che «i...

Obama a Oslo per il nobel e Berlusconi a Bonn

Obama, a Oslo per ritirare il nobel per la pace, parla di guerra giusta , cita la seconda guerra mondiale e teorizza l’impossibilità di fermare Hitler con sistemi sociali non violenti: La pace , dice il presidente americano, è messa in pericolo anche in assenza di conflitti. È necessaria la difesa dei diritti e della dignità degli esseri umani, e, in più fasi del discorso alla resistenza civile in paesi come la Birmania , lo Zimbabwe o l' Iran , lo stigmatizza e non rinuncia a ricordare che anche le trattative più serrate, accompagnate da minacce e sanzioni, devono "lasciare una porta aperta" per essere effettive. "L'assenza della speranza può erodere una società dall'interno", ammonisce e di nuovo ricorda il reverendo King : "Rifiuto di accettare la disperazione come risposta finale alle ambiguità della storia". E aggiunge: " La violenza non crea mai pace duratura . Io sono la testimonianza vivente della forza morale della non v...

yes we can, si può fare

“Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce n’è nessuna per cui sarei disposto a uccidere.” (Gandhi) Se si considera che il premio Nobel per la pace non è stato assegnato per ben 19 occasioni tutte inerenti a conflitti estremi come le due guerre mondiali, la guerra fredda tra Usa e Urss, la guerra in Vietnam , quello assegnato a Barack Obama avrebbe dovuto essere da stimolo per chiudere definitivamente i conflitti aperti dalla super potenza americana nell’era Bush . Per questo, abbiamo accolto positivamente la decisione della giuria di assegnare il Nobel per la pace a Barack Obama; eravamo sicuri che il neo Presidente continuasse nella ricerca della pace e mantenesse fede a quanto promesso durante la campagna elettorale. Quel suo "yes we can" “ si può fare ” fece il giro del mondo; accese speranze sopite; ridiede linfa alle ideologie pacifiste perché da sempre il mondo intero guarda all’America e al suo Presidente come alla massima espressione demo...

Viva l'Italia!

Quotidianamente, un cospicuo numero di Italiani è costretto a fare i conti con i pochi euro disponibili, essere attenti negli acquisti e pagare le utenze domestiche di luce, gas, acqua, telefono, canoni o abbonamenti televisivi con estrema parsimonia. Il nuovo modello di vita si è imposto nella società deteriorando il vecchio con l’introduzione rigida della filosofia globalizzante dei mercati. Forza lavoro e prodotti di varia natura privati di normative per la salvaguardia dei ceti deboli non hanno retto alla ritorsione negativa della finanza creativa lasciata in mano a gente priva di scrupoli. Alcune azioni colpevoli sono innegabilmente da attribuire alla cattiva gestione della politica, infatti, governi e aziende hanno ritenuto giusto premiare i manager che hanno saputo operare tagli come la riduzione della forza lavoro nelle aziende piuttosto che incoraggiare e gratificare quei dirigenti oculati che proponevano itinerari diversificati e riqualificati di prodotti e maestranze...

Benvenuti!

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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