Viva l'Italia!


Quotidianamente, un cospicuo numero di Italiani è costretto a fare i conti con i pochi euro disponibili, essere attenti negli acquisti e pagare le utenze domestiche di luce, gas, acqua, telefono, canoni o abbonamenti televisivi con estrema parsimonia.
Il nuovo modello di vita si è imposto nella società deteriorando il vecchio con l’introduzione rigida della filosofia globalizzante dei mercati. Forza lavoro e prodotti di varia natura privati di normative per la salvaguardia dei ceti deboli non hanno retto alla ritorsione negativa della finanza creativa lasciata in mano a gente priva di scrupoli.

Alcune azioni colpevoli sono innegabilmente da attribuire alla cattiva gestione della politica, infatti, governi e aziende hanno ritenuto giusto premiare i manager che hanno saputo operare tagli come la riduzione della forza lavoro nelle aziende piuttosto che incoraggiare e gratificare quei dirigenti oculati che proponevano itinerari diversificati e riqualificati di prodotti e maestranze.

Con l’introduzione dell’euro come moneta unica europea, in Italia, la politica dei prezzi non ha salvaguardato il potere d’acquisto reale dei cittadini perché di fatto il vecchio milione di lire che consentiva al pensionato di vivere dignitosamente non è reale, si è dimezzato! in buona sostanza ciò che con la lira costava mille lire con la nuova divisa costa un euro ed è bene ricordare che l'euro vale il doppio cioè 1936,27lire.

Con cinquecento euro è estremamente difficile trascorrere in serenità gli ultimi anni della vita ma anche i primi e quelli intermedi. Se oltre ai pensionati, consideriamo i precari, i disoccupati, gli emarginati e a questi aggiungiamo il clima di tensione politica attuale che pone la società in uno stato di annichilimento psicologico pari al terrorismo dei cosiddetti anni di piombo e si lascia mano libera a quanti riportano a galla temi legati alla commistione di poteri occulti, difficili da comprendere, allora, si capisce bene il grado di disagio in cui versa l’Italia.

L’escalation sembra non finire mai. E mentre le guide si azzuffano invece di trovare antidoti salvifici per l'Italia, i cittadini, sconfortati dalla mancanza di bon ton e sbigottiti dalle lotte intestine tra le fazioni, in balìa degli eventi mediatici montati ad arte, si chiedono:
Ma insomma esiste lo stato di diritto? O siamo condannati a essere spettatori forzati di farse infinite!

...per dirla tutta con il cantautore Francesco De Gregori:
Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.

oggi, 27 marzo 2012, qualcosa sembra essere cambiato in meglio! quantomeno l'Italia ha riacquistato serietà e ricevuto stima e elogi istituzionali. ...che siano finiti i tempi bui?


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Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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