È davvero necessario l'ente fiera a Catanzaro?
area di germaneto, costruenda sede uffici regione calabria |
Beh, senz'altro porterà soldi
nell'immediatezza sempreché il sindaco Abramo saprà sbloccare i
fondi nazionali e dipanare la complicata matassa politica creatasi
attorno al centro commerciale “parco romani” e all'area di
Germaneto sulla quale dovrebbe sorgere la struttura “ente fiera”
in questione.
Secondo fonti politiche sembra si sia
aperto o sta per aprirsi uno spiraglio concreto grazie a Aurelio
Misiti che pare si stia attivando per salvare il finanziamento necessario
per la realizzazione dell'Ente Fiera a Catanzaro.
Si tornerà, dice Abramo, all'unica
indicazione certa e ufficiale, sancita da delibere di Consiglio
comunale, vale a dire l'area di Germaneto, e sarà, d'ora in poi,
solo ed esclusivamente il Comune a dialogare con il Ministero dello
Sviluppo Economico per chiudere questa delicata partita.
Il Comune di Catanzaro si propone come
unico soggetto beneficiario del finanziamento ed attuatore
dell'infrastruttura. Così si esprime il sindaco Sergio Abramo a
conclusione di un incontro con l'on. Aurelio Misiti che da mesi segue
a livello romano l'andamento dell'iter di finanziamento dell'opera.
Anche se c'è da chiedere come mai il
buon Aurelio non sia riuscito prima a far arrivare i fondi, già,
dimenticavo, prima c'era Olivo a sindaco di Catanzaro e c'era stato
il papocchio “parco romani e area germaneto espropriata dalla
giunta Abramo”, ma diamo per buono che arrivino i fondi e che si
sblocchi l'impugnazione per incongruità avanzata dal proprietario
del terreno, siamo sicuri che la struttura saprà competere con le
rodate Bari e Napoli? Sarà affidata a competenti o a politici in
quiescenza, trombati e portaborse?
Sembra difficile immaginare un'altra
cattedrale nel deserto in un momento in cui si pensa, si penserebbe,
di tagliare i costi inutili della politica e delle opere incongrue
(altrimenti conosciuti e divulgati dagli addetti col termine inglese
spending review), ma, non è detto. Alla luce dei fatti tutto sembra
possibile alla politica italiana dell'inciucio e della devastazione
ambientale giacché si prevede l'intervento su una vastissima area di
terreno argilloso con vestiti cementizi e affini per sortire a un
nulla di fatto che, nella migliore delle ipotesi, accoglierà bancarelle rionali e qualche mercante di casalinghi e affini.
Tra i tanti guasti causati dalla complicatissima vicenda, almeno quest'operazione non restringe la carreggiata di una trafficatissima arteria d'accesso alla città per creare una pericolosissima impraticabile inutile pista ciclabile... come avvenne in una passata amministrazione Abramo.
Tra i tanti guasti causati dalla complicatissima vicenda, almeno quest'operazione non restringe la carreggiata di una trafficatissima arteria d'accesso alla città per creare una pericolosissima impraticabile inutile pista ciclabile... come avvenne in una passata amministrazione Abramo.