Strategie vincenti?
Messaggi espliciti. Subliminali.
Fuorvianti. Consigli per gli acquisti. Pubblicità ingannevole.
Convincente. Intrigante. Vi sono vari e illimitati aggettivi per
definire la qualità dei messaggi pubblicitari.
Le correnti di pensiero sono divise.
Nei fatti la pubblicità è un mezzo per
veicolare interessi e prodotti di largo consumo e tanto più serve allo scopo se centra
l'obiettivo ed è condizionante nella scelta e nello smercio
dei prodotti pubblicizzati.
Ritenuta, quindi, un mezzo per pilotare
un prodotto e invogliare gli utenti ricettori all'acquisto, il dato
squisitamente etico e colloquiale evidenziato nel messaggio
pubblicitario è di secondo piano, spesso volutamente. La scelta è obbligata dalla strategia di mercato!
La pubblicità, esclusa quella prettamente sociale che tende a svegliare le coscienze, non mira univocamente al
ruolo “etico” ma, principalmente, a “piazzare” il prodotto ai
primi posti nella classifica delle vendite. Viene da sé che, questa
forma di linguaggio collettivo seguendo regole commerciali e
utilitaristiche ben tracciate deve obbedire alla dura legge del mercato e di chi se ne per interesse.
Il gioco delle ambiguità; il detto e
non detto; le promesse e la possibilità di vincere un premio sono
alcuni dei presupposti costruttivi del prodotto che dovrà e deve
circolale negli occhi e nella bocca di più quante persone possibili.
L'importante è che se ne parli! Solo così il bene di consumo è
virale: vincente!
Ammiccamenti. Strategie e loghi.
Vince chi ammicca con convinzione.
Nella società. In politica. E nel campo della cultura, in ogni
campo, vince sempre chi sa circuire glia astanti. Chi sa intuirne
sentimenti e provocazioni. Chi dice ciò che i ricettori dei messaggi
parlati o mimati, scopiazzati con abilità e riproposti come pensieri
propri, vogliono sentire.
Il logo riconduce all'origine del pensiero il prodotto enfatizzato. Il logo è lo sponsor ufficiale, il padrino ideale!
I cenni d'intesa hanno poteri immensi
in società. Ammaliano e mietono consensi fanno proselitismi e
vittime.
I messaggi pubblicitari sono la
quintessenza della comunicazione persuasiva contemporanea.
La Pubblicità attraverso i vecchi e nuovi
media inquina i canali sensoriali di ognuno di noi e ci cattura.
Le nostre ricerche, gli interessi
culturali o di mercato che facciamo su internet tracciano abitudini e
seminano cookie nel nostro computer.
La comunicazione massiva affissa sui
muri delle città e lungo le carreggiate, quella postale, quella dei
coupon della grande distribuzione che enfatizza prodotti hi tec,
abbigliamento, sport, elettronici, alimentari lasciano in noi dei
messaggi subliminali che all'occorrenza riaffiorano e ci convincono
all'acquisto di un determinato prodotto piuttosto che un altro.
La pubblicità è l'anima del
commercio! Recitava una una clip di qualche decennio addietro.
La traccia è indelebile. E riaffiora
nel momento della scelta. Più è granitica e più è vincente.