courtesy archivio M. Iannino, 2006, "NO" |
Mi stavo quasi
meravigliando del ritardo mediatico del “metodo boffo” nei
confronti di Grillo. Che, ricordiamolo, è il metodo in uso dai
“nemici” per eliminare chi è scomodo perché sta rompendo le
uova nel paniere.
Ed ecco arrivare puntuale un'inchiesta che a leggerla per intero non dice niente di criminoso ma che getta discredito su Grillo, i suoi collaboratori e sua cognata.
Ed ecco arrivare puntuale un'inchiesta che a leggerla per intero non dice niente di criminoso ma che getta discredito su Grillo, i suoi collaboratori e sua cognata.
Di fatto più che
un'inchiesta sembra il sussurrio delle comare di paese che non hanno
niente da fare se non spettegolare dietro a qualsiasi cosa che cade
sotto la loro morbosa attenzione- ecco uno stralcio:
“A pochi giorni dalle
elezioni, un’inchiesta del settimanale “L’Espresso” svela
l'esistenza una serie di società in Costa Rica, stato considerato
uno dei cosiddetti "paradisi fiscali", i cui soci rimangono
anonimi e che sono tuttavia riconducibili a collaboratori di Beppe
Grillo. Il nome più ricorrente è quello di Walter Vezzoli, “angelo
custode” di Beppe Grillo e autista del camper dello Tsunami tour.
Le società hanno tutte
capitali irrisori, di poche decine di migliaia di dollari e hanno
aree di interesse molto ampie. Una di queste, la Investments Nosrad
si occupa di “commercio, agricoltura, allevamento, turismo,
attività immobiliari e fiduciarie, import export e costruzioni”.
Tuttavia, una delle 13 società, rileva “L’Espresso”, ha un
progetto molto preciso che si chiama “Ecofeudo”; un’utopia in
cui sono presenti ti i punti programmatici di Beppe Grillo: rifiuti
zero, connettività wi-fi gratuita per tutti e assoluta compatibilità
con l’ambiente circostante.”
Dove sta lo scandalo?