I mezzi di comunicazione di massa
concentrano le attività du due fatti eccezionali:
marchionne |
primo, le assunzioni che
Merchionne fa a Melfi. Il dg ex fiat, ora fca,
parla di 1900 posti di lavoro grazie al jobs act. E, guarda un
po', a Marchionne piace Matteo Renzi. Gli piace la sua
politica e per questo ha intenzioni di regalargli una bella costosa
macchina rossa per tenere su il nome del cavallino.
Meno felici sono i lavoratori costretti
a turni massacranti e pare che già alcuni operai abbiano abbandonato
l'idea del lavoro nella fabbrica del soddisfatto Marchionne.
Gli schiavisti del terzo millennio
fanno man bassa e offrono lavoro a tempo determinato ma solo
applicando il jobs act!
Ma ci sono anche mamme esasperate e pur
di portare avanti la famiglia fanno domanda di assunzione e sono
discriminate per l'età, troppo a vanti negli anni rispetto ai
requisiti previsti nel jobs che prevede una forbice tra i 18 e i 30
anni.
Non per populismo, ma viene da
chiedersi: se Renzi soffrisse o avesse sofferto in passato
un'esperienza analoga, e quindi turni logoranti, viaggi lunghi e
brevi ma carichi di stress sui mezzi pubblici e su sgangherate
utilitarie, insomma lavorare le 40 ore piene e con le ultime energie
tornare a casa, avrebbe imposto questa legge sul lavoro? Sarebbe
stato più attento alla qualità della vita dei lavoratori o avrebbe
comunque leggiferato a favore degli imprenditori?
Che ci siano stati errori nella
gestione passata e forse abusi all'interno delle sigle sindacali non
vi è dubbio ma da questo a capovolgere la storia e vantarsi di
essere riusciti ad eliminare l'articolo 18 e stralciato lo statuto
dei lavoratori ce ne vuole.
Da noi si dice: u gurdu non capisciu
mai u dijunu. Chi è sazio non capisce chi soffre la fame.