DONNE E MOTORI, GIOIE E DOLORI.
Nella vita l'esperienza conta!
L'esperienza fa capire e apprezzare le sfumature delle persone in
relazione ai luoghi. E quando meno te lo aspetti vedi crollare
certezze e teorie surrogate e costruite da sensazioni fuorvianti
basate sulle posizioni geografiche, o peggio sul colore della pelle e
sulle differenti culture.
Premetto che per evitare malintesi,
volutamente, mantengo l'anonimato mio e delle persone che sono parte
integrante della vicenda.
Una vicenda inverosimile, nella quale,
la casualità e gli eventi hanno fatto sì che rivedessi schemi
mentali precostituiti dettati dalle sovrastrutture e condizionate,
appunto, dall'ubicazione logistica di certi mestieri e dalla
“pigrizia”.
In virtù dell'adagio che recita
“moglie e buoi dei paesi tuoi”, quando si ha l'opportunità di
trovare una persona conosciuta che espleta un servizio d'impresa
soddisfacente nelle vicinanze è da sciocchi affidarsi a mani
estranee (e qui subentra la pigrizia) specie se lontana chilometri.
Ma veniamo ai fatti:
La donna, va be', me la sono cresciuta,
come si suol dire ma la macchina l'ho comprata!
In base alle mie esigenze ho preso una
fiat!, che mi ha dato problemi fin da subito e nessuno ha saputo
eliminare.
Una perdita minima che ha finito di
tingere il motore e l'asfalto del parcheggio di nero.
Si è pensato al gocciolamento di
qualche paraolio, una cuffia, una guarnizione ma niente!
Lo stillicidio è riuscito a provocare
danni economici e avversità nei confronti dell'auto che, gioco
forza, vista la crisi contingente, sono costretto a tenere e
manutenere se voglio muovermi.
E tra i tanti impicci il motorino
d'avviamento stenta a farla partire. Cosicché faccio intervenire
l'elettrauto che lo ripara ma esce da sotto il ponte di un bel
colorito bruno.
“Dovete vedere la perdita”. Mi
dice. “La perdita si è infiltrata nel motorino d'avviamento e l'ha
fatto sfiammare”. Risultato: 100 euro la prima volta e 60€ la
volta successiva.
Urge l'ennesimo consulto dal meccanico
il quale mi manda dal pompista. Il pompista cambia le cannule degli
iniettori e parto.
Arrivo a destinazione. Mi fermo e la
puzza di nafta m'investe. Apro il cofano motore e vedo la perdita. E
mò che faccio? Non posso pregiudicare daccapo il motorino
d'avviamento né perdere tutta 'sta nafta. Dico tra me. E interpello
un paesano.
C'è un bravo meccanico qua vicino. È
lì a quella casa gialla. Si chiama Natale. È bravo e onesto.
Ci vado. Ed è grazie a lui se
finalmente non c'è più l'odiosa perdita.
Una sciocchezza!, che, sfuggita ai
meccanici fiat, quando la macchina era in garanzia e pure dopo, non è
sfuggita alla paziente diagnostica professionale di un giovane
meccanico di paese.
Un meccanico degno di questo nome, come
lo è stato Vito il pompista che ha smontato l'iniettore e riparato
alla modica cifra di 10€, casi unici, forse, visto che ormai nella
maggior parte delle officine non si riparano più i pezzi rotti
perché si perde tempo e si guadagna poco ma si sostituiscono perché
si fa presto e si guadagna di più.
Ma in Calabria, laddove meno te lo
aspetti, è possibile riscoprire e vivere valori che sembrano
oscurati del tempo e dalla contemporaneità globalizzante soggiogata
dal potere economico e dal profitto immediato degli imprenditori
egoisti che fuggono o delocalizzano all'estero saperi e profitti.