Non è solo tutto covid. L'emergenza sanitaria ha dimostrato, in questo che ricorderemo come anno della pandemia sars-covid-19, le falle createsi nella sanità pubblica dalle decisioni gestionali politiche dei dirigenti nazionali e locali preoccupati più del disavanzo economico dello Stato piuttosto che della tutela della salute dei cittadini.
La pandemia ha evidenziato le assurdità decisionali.
Ancora oggi si continua a sbagliare per paura o incompetenza scientifica o, peggio, per strategia elettorale di nominati che si avvalgono della posizione fortuita (una manna dal cielo della politica genuflessa) e forti dell'incarico ricoperto emanano decreti di blocco totale per le scuole di ogni ordine e grado mantenendo però aperti i luoghi di ristoro anche nelle regioni “gialle”.
Quanto risparmia l'ente pubblico tenendo chiuse le scuole?
È l'indotto che non lavora a subire le perdite maggiori. E negli edifici adibiti a scuole si “risparmiano” le bollette energetiche di gas e luce, servizi mense e pulizia, trasporti. Già, i trasporti! Non dovrebbero essere questi ultimi i servizi da potenziare? Visto che gli ambienti scolastici sono, ed è dimostrato, i più sicuri! Perché hanno ottemperato e si sono adeguati alle disposizioni anticovid emanate dal governo dietro suggerimento dei virologi.
In questi giorni, ormai possiamo parlare di mesi!, le raccomandazioni pressanti di scienziati, medici di base e politici sono diventati un mantra.
Persino con le vaccinazioni si rasenta l'assurdo!
Farmaci che, se fossero davvero efficaci, avrebbero dovuto contenere la pandemia. Invece ogni minuto si scopre la variante! Il virus è più intelligente e scaltro degli scienziati? E le multinazionali che gestiscono i vaccini hanno davvero a cuore che tutto ciò abbia una fine veloce?
Intanto il terrore s'insinua. Lo stress abbassa le difese immunitarie e persino la volontà di ragionare è ridotta al minimo.
È sbagliato dubitare che qualcuno gioca sporco? O perlomeno non è all'altezza del problema?
In Calabria siamo alla frutta!
Nominati e eletti tirano la corda. E negli ultimi sprazzi decisionali emanano decreti discutibilissimi che esulano dalla gestione eccezionale alla quale avrebbero dovuto attenersi.