Europa, chi vuole uscire e chi lotta
per entrare.
I repentini mutamenti (climatici, di
pensiero, politici, economici etc etc) ci traumatizzano, ci fanno
incazzare ma non ci inducono a cambiare rotta.
Per quanto riguarda la parte politico
economica unitaria si era detto che formare un'Europa Unita sarebbe
stato un bene per tutti gli Stati membri. Ricordo, si faceva
l'esempio delle materie prime: latte, pane, agroalimentari, insomma.
Secondo i Caronte dell'EU i prodotti di prima necessità ma anche i
prodotti industriali sarebbero stati calmierati dalla politica della
moneta unica.
Purtroppo, e con enormi disaggi,
abbiamo riscontrato il contrario. Come se non bastasse, la legnata
finale è arrivata dalla liberalizzazione dei vincoli industriali.
Gli im-prenditori sono scappati dall'Italia e dagli Stati che avevano
raggiunto un ottimo grado tecnologico e le maestranze buoni contratti salariali per
delocalizzare le fabbriche nei Paesi in via di sviluppo che danno
loro sgravi fiscali e mano d'opera da fame.
In Italia abbiamo avuto il governo
tecnico dei prof. Che tecnicamente ha tagliato e fatto macelleria
sociale pur di risanare i bilanci.
I prof Hanno ammazzato di tasse i
cittadini per risanare banche e assicurazioni. Hanno eliminato i
“privilegi” dei dipendenti ma mantenuto quelli dei dirigenti.
Hanno lasciato nella disperazione più nera gli esodati, i pensionati
comuni ma non l'élite, i pochi dipendenti della funzione pubblica e,
cosa inaudita che rasenta l'assassinio, tolto la speranza ai giovani.
Però, nonostante tutte le questioni aperte
che ci troviamo ad affrontare qualcuno è disposto a lottare per
entrare a far parte dell'Europa Unita.
500mila in piazza a Kiew per
manifestare contro il dietro front di Yanukovich, presidente ucraino.
Viktor Yanukovich ci ha rubato il
nostro sogno! Ha gridato in piazza Vitalij Klitschko, campione di
boxe, che, alla guida dei filo europei appoggia i ragazzi ucraini
malmenati dalla forza dell'ordine ucraina nei giorni scorsi.
È comprensibile! Vista la storia
passata e recente del popolo ucraino. Per loro significa scrollarsi
da dosso la Russia. Il dispotismo degli appariti di Stato. Ma come
abbiamo avuto modo di vivere sulla nostra pelle, con un'Europa così
concepita, il cambiamento non è dei migliori.