courtesy by Mario Iannino, "attualità" t.m. 2011 |
Gli
ostacoli e le cadute che la vita ci riserva giorno dopo giorno non li
possiamo conoscere anzitempo.
Forse è per questo motivo che alcune
cadute hanno il sapore delle imboscate piuttosto che la conseguenza
logica di errori commessi per leggerezza, imperizia o perché
pianificati dall'egoismo. E quando a cadere è un amico o un
conoscente che si è fatto apprezzare dalla comunità per essere
stato disponibile all'ascolto dell'altro, un senso di impotenza
assale l'animo mentre la testa inizia a riempirsi delle notizie
scandalistiche diffuse dai media. Il dubbio lentamente s'insinua e
rosicchia le basi del ricordo costruito nel tempo di quella
personalità ora incriminata dalla legge e messa alla gogna da una
certa stampa inclemente.
Tra
i molti dubbi si affaccia la certezza che “l'incriminato”
dall'uomo stia soffrendo inferni inimmaginabili da chi è al riparo
di certe accuse ed è a questo punto che una parola di conforto
diventa strumento salvifico che giunge al cuore del sofferente e
lenisce parte delle brutture subite. Ma alcuni sono timorosi, hanno
paure delle conseguenze e di quello che gli altri possono desumere
dalla vicinanza temporale con l'incriminato perché è più semplice
parlare male piuttosto che bene di chi è caduto in disgrazia specie
se questi è un personaggio pubblico. Non c'è da scandalizzarsi!
Anche Gesù fu tradito e messo in croce. Anche Gesù fu disconosciuto
da Pietro prima che il gallo cantasse tre volte.
Per
tutte le persone che stanno soffrendo la solitudine imposta dalle
vicissitudine della vita, costrette a stare lontane dagli affetti, ma in particolare alle persone
che conosco e che ritengo innocenti dalle accuse infamanti per le quali sono segregate nei luoghi dell'inciviltà, prendo in prestito la poesia di Elena Oshiro e la faccio mia in segno d'affetto e speranza:
Credo
in te, amico.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.
(Elena
Oshiro)