In molti ci siamo chiesti chi sono i
dieci saggi che formano i due gruppi di lavoro voluti dal Presidente
Giorgio Napolitano dopo l'impasse di Bersani quale Presidente
designato per formare il Governo. E come al solito siamo andati
dietro l'onda emotiva creata ad arte dai mass media e dai vari
personaggi che affollano la politica dentro e fuori le istituzioni,
distogliendo l'attenzione dal problema reale che assilla ognuno di
noi e che può essere riassunto nella cultura della legalità
portatrice di istruzione, ricerca, lavoro e stabilità sociale.
Punti, questi appena accennati,
stravolti e poi dimenticati dagli stessi che occupano gli spazi della
democrazia repubblicana. Per estrema sintesi basta ricordare la legge
elettorale, il porcellum, da tutti odiato e da tutti lasciato a
legiferare sul porcilaio attuale.
Ma torniamo ai fatti in questione:
I due gruppi di lavoro voluti dal
Presidente della Repubblica, che si riuniranno nel corso della
prossima settimana per stabilire contatti con i presidenti di tutti
i gruppi parlamentari in modo da raccogliere proposte programmatiche
in materia istituzionale e in materia economico-sociale ed europea,
sono composti da:
Valerio Onida, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello e Luciano Violante;
Valerio Onida, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello e Luciano Violante;
il secondo gruppo è formato da:
Enrico Giovannini, presidente
dell'Istat, Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Autorità garante
della concorrenza e del mercato; Salvatore Rossi, membro del
Direttorio della Banca d'Italia, Giancarlo Giorgietti e Filippo
Bubbico, presidenti delle Commissioni speciali operanti alla Camera e
al Senato, nonché dal ministro Enzo Moavero Milanesi.
Quindi, nella prossima settimana i
dottori della politica economica e sociale dovranno trovare la
medicina più appropriata e imporla agli italiani. Noi, sperando che non optino per la via più facile e si risolvano a
prescrivere enormi clisteri per i cittadini come avvenuto fin ora, rimaniamo in trepidante attesa.