La strada verso il potere è cosparsa
da insidie. Trabocchetti, strategie destabilizzanti, notizie falsate
volutamente da chi non vuole lasciare il campo libero alle nuove
opportunità sono giochetti vecchi ma sempre validi.
Dopo 80 giorni dalle elezioni, che
hanno indicato i 5 stelle e la destra con Salvini leader primi
partiti, e circa un'ora e mezza di colloquio tra il presidente Sergio
Mattarella e Giuseppe Conte designato dalle due forze i governo
guidate da Di Maio e Salvini, la strategia della disinformazione
manipola e destabilizza tutti. Mercati e industriali influenzano i
pareri e le certezze dei cittadini vacillano insieme ai consumi.
Verità ambigue. Verità a senso unico.
Verità invere.
Mattarella dal canto suo non può certo
dare l'incarico di governo ad un portavoce di strategie già assodate
che sembrano andare contro agli accordi europeisti o contro la tav. o
peggio, contrari alle cieche strategie del pareggio di bilancio.
Ci avevano già provato i greci con
l'elezione di Tsipras. E dopo le prime schermaglie il risultato si è
capovolto. La Grecia è stata saccheggiata, venduta. E il ministro
delle Finanze Yanis Varoufakis finito ripetutamente sotto attacco
che avrebbe dovuto rinegoziare il debito e la teoria del pareggio di
bilancio è stato estromesso, licenziato dai suoi stessi colleghi.
Alla luce di fatti odierni i tempi,
forse, sono maturi per rivedere politiche e accordi sulle teorie dei
bisogni dei cittadini europei.
Giuseppe Conte nel suo breve discorso
dopo l'incontro col presidente Mattarella si è offerto in qualità
di professore e avvocato di essere il difensore degli italiani:
l'avvocato di tutti!