Occhiali a realtà aumentata.
Così si chiamano gli occhiali del
futuro progettati da google che, secondo alcuni, dovrebbero
rivoluzionare e soppiantare la comunicazione così come la
conosciamo. Soppianteranno tablet, telefoni e pc.
Inforcati gli occhialini del futuro
potremo registrare video, effettuare videochiamate (grazie a un
altoparlante integrato) e proiettarci le informazioni che
c'interessano direttamente sulla lente.
Gli occhiali, presentati da Brin, possono essere utilizzati con
una connessione
Wi-Fi ma con l'occhio rivolto al futuro ed essere
sviluppati per integrare anche la
connettività 3G o 4G.
Immaginiamo per un attimo quello che fino a qualche decennio
addietro sembrava fantascienza e che oggi è alla portata di tutti:
un mondo virtuale che viaggia nello spazio per rendere perfettibile
la realtà assecondando gli stati d'animo di ognuno.
Che dire? Saremo in contatto col mondo intero ma soli ci
aggireremo per le strade con lo sguardo fisso davanti a noi
gesticolando e parlando con chi sa chi mentre non ascoltiamo chi ci
sta affianco perché le nuove meraviglie della ricerca si
controllano con la voce, toccando il pad presente su una delle
asticelle, muovendo la testa o anche attraverso lo smartphone
collegato wifi.
Ma tranquillli! Abbiamo ancora qualche anno di tempo prima di
sembrare dei pazzi che parlano da soli con l'amico immaginario visto
che la disponibilità è prevista per il 2013 al prezzo di 1500
dollari, ma solo per uno gruppo selezionato di sviluppatori che
vorranno mettersi all'opera sul nuovo gioiello di
Mountain View.
"Questa è una nuova tecnologia e
vogliamo che voi gli diate una forma", ha detto ai ricercatori
convenuti che hanno potuto apprezzare in anteprima il gioiellino
altamente tecnologico, il cofondatore di Google Sergey Brin: "Se
tutto va bene, una versione meno costosa degli occhiali sarà messa
in vendita all'inizio del 2014".
E allora sì che ne vedremo delle
belle.
Battute a parte, è un nuovo passo
avanti nel campo della comunicazione. Che sia cattivo o buono
dipenderà dall'uso che singolarmente faremo.