Dài adotta un politico!
E dopo Napolitano, che ha affidato completamente il governo nazionale a dei professori universitari, che a loro volta si sono avvalsi dell'esperienza dei dirigenti di alcuni ministeri per risanare l'Italia, la formula tecnicista è stata adottata anche nel municipio catanzarese dal nuovo sindaco Abramo.
Sergio Abramo come Giorgio Napolitano?
No! semplicemente perché, come spiega
il neo sindaco, non ci sono soldi e quindi non potendo reclutare
tecnici li mette direttamente a dirigere alcuni assessorati chiave al
posto dei politici eletti nell'ultima sofferta tornata elettorale.
E pensare che qualcuno, secondo quanto
emerge dal casino provocato in città e del quale si sono interessati
la digos e la commissione elettorale guidata dal magistrato Domenico
Commodaro, sperava in chissà quale poltroncina adagiare le terga.
Ma il sindaco ha aggirato
strategicamente gli ostacoli! Ha tenuto per sé le deleghe
importanti; ha invitato(?!) alcuni esperti d'indiscusso valore e dato
la supplenza alla fascia di sindaco al dottor Esposito che siede al
vertice della incasinatissima “fondazione Tommaso Campanella”
assurta agli onori della cronaca dal reportage di Riccardo Jacona di
qualche anno addietro.
Che altro dire? Speriamo bene! E nel
frattempo, adottiamo un politico senza poltrona. È un segno di alta
civiltà che serve a smentire le accuse mosse dai politici ai
cittadini arroganti, contagiati dai leader dell'antipolitica e,
quindi, qualunquisti.