Notizie che non vorremmo divulgare.
Il presidente di Confindustria
Catanzaro Giuseppe Gatto, ha scritto una lunga e circostanziata
lettera al sindaco Sergio Abramo che pone qualche preoccupazione e
solleva ulteriori ombre sulle già tormentate vicende elettorali e la
nascente giunta comunale. Tra le affermazioni di stima e gli auguri
per il nuovo impegno intrapreso da Abramo, Gatto, dichiara una certa
''inquietudine'' per la nomina ad assessore di Vincenzo Belmonte
perché ''coinvolto in due procedimenti penali connessi alla funzione
di dirigente del Comune per corruzione e concorso esterno in
associazione mafiosa''.
Gatto spiega che Confindustria ha
interrotto il rapporto con le imprese coinvolte nelle indagini e,
conseguenzialmente, chi ha condiviso la decisione ''proverebbe un
certo disagio'' a confrontarsi con L'ing. Belmonte che ora ricopre la
carica di assessore nella giunta Abramo.
Secondo quanto scrive Gatto, l'ex
dirigente ora assessore comunale sarebbe stato coinvolto in due
distinti procedimenti penali connessi alla sua funzione di dirigente
del comune, per corruzione e per concorso esterno in associazione
mafiosa".
"Nello stesso procedimento penale
per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa sono state
coinvolte, tra gli altri, due imprese di costruzioni, associate a
Confindustria Catanzaro, per le quali, sotto la mia presidenza, è
stata disposta l'interruzione del rapporto associativo con il
conforto del Prefetto di Catanzaro".
Nel dichiarare la sua ferma convinzione
circa la presunzione d'innocenza di qualsiasi cittadino fino al
pronunciamento in terzo grado di giudizio e che gli avvisi di
garanzia costituiscono appunto una garanzia per l'indagato e non un
annuncio di condanna, e questo vale, ovviamente anche per l'ing.
Belmonte al quale - continua Gatto- auguro che le ipotesi di reato
contestate si siano già rivelate giudizialmente infondate. Non ti
nascondo, pero', - aggiunge - che, se fosse confermato che il neo
assessore risulta ancora pur soltanto indagato, chiunque di noi che
ha condiviso la decisione di interrompere il rapporto associativo con
le due imprese coinvolte nella stessa indagine proverebbe un certo
disagio a rapportarsi con un assessore alle attività economiche ed
ai lavori pubblici, già dirigente del settore urbanistica, coinvolto
in procedimenti penali per reati di concorso esterno in associazione
mafiosa e corruzione connessi alla sua funzione di dirigente del
comune". Gatto si dice certo che il sindaco fornirà "le
dovute cortesi rassicurazioni sull'intervenuta chiusura delle
indagini in senso favorevole per il neo assessore".