Partendo dal presupposto che lo Stato
ha tra gli altri compiti quello di recuperare le persone che hanno
sbagliato, la detenzione cruenta è di per sé una violenza gratuita
specie se inflitta a chi non ha mai fatto del male a nessuno e si è
prodigato cristianamente per aiutare quanti hanno avuto l'opportunità
di conoscerlo anche con una semplice parola di conforto. Come
spiegare altrimenti i suoi 14mila voti di preferenza nel cosentino?
Franco Morelli è conosciuto per la sua umiltà e benevolenza nei
confronti degli ultimi. Detto ciò, mi è difficile credere che
Franco Morelli, il consigliere regionale della Calabria arrestato nei
giorni scorsi nell'ambito dell'operazione "Infinito" della
Dda di Milano, possa far parte di quell'area grigia dedita a
caldeggiare i loschi affari della 'ndrangheta. No! È proprio
difficile poter credere che si sia macchiato di un peccato simile.
Per il momento è stato privato della libertà, cosa di non poco
conto che, in una persona sensibile qual'è, ha già creato i primi
effetti devastanti.
Il leader del Movimento Diritti Civili,
Franco Corbelli, riporta
impressioni drammatiche che si condensano nelle sue testuali parole:
“È un vero e proprio incubo. Non riesce a darsi una spiegazione di
quello che gli è successo. E' visibilmente molto provato. Ha già
perso 10 chili. Alla moglie, che ha
incontrato pochi giorni dopo il suo arresto, ha detto guardandola
negli occhi: "Perché sono qui,
perché mi hanno arrestato, come è possibile che io sia qui in
carcere. Cosa ho fatto di male, di così grave? Non ho mai commesso
alcun illecito. Durante tutta la mia vita ho solo sempre aiutato
tanta povera gente..”. Corbelli, dopo aver denunciato la sua forte
preoccupazione per lo stato di salute di Franco Morelli che ha perso
10 kg in sette giorni, chiede l'intervento del Ministro di Grazia e
Giustizia, Paola Severino, per quella che definisce "una grande
ingiustizia e una tragedia che si sta consumando nel silenzio e
nell'indifferenza generali, interrotti solo dal massacro mediatico,
nei confronti di una persona per bene, da tutti stimata sino al
momento dell'arresto". Corbelli, in una nota trasmessa all'Agi,
parla di "violazione dei diritti più elementari che impediscono
ai familiari di poter finanche portare gli indumenti pesanti
necessari per l'inverno, perché è consentito portare ogni mese al
detenuto un massimo di 20 kg di roba (alimentari o altri prodotti e
vestiti). I familiari - aggiunge - possono vederlo solo 4 ore al
mese. Non si possono calpestare in questo modo i diritti, la stessa
dignità umana di una persona, cancellare la sua storia vissuta tutta
all'insegna della correttezza, onestà e grande umanità. E ancora,
aggiunge Corbelli: Si può trattare come un pericoloso criminale una
persona perbene, indagata ma non ancora ne' condannata, ne' rinviata
a giudizio, ne' processata? Perché - domanda - non vengono concessi
subito gli arresti domiciliari a Franco Morelli, considerando che si
tratta di un incensurato e di una persona onesta e perbene? Se al
processo, come sono certo, sarà dimostrata la sua totale innocenza
chi mai potrà ripagare e risarcire della grande sofferenza e
dell'immane dolore Morelli e la sua famiglia?