Mentre Epifani si scaglia contro la sinistra che fugge
davanti ai problemi della Nazione, uno studio della federconsuamtori chiarisce che
dal primo luglio per le famiglie inizia la batosta da 734 euro tra IMU, Tares e
IVA a famiglia.
L’associazione federconsumatori somma approssimativamente i
rincari delle singole imposte: 45 euro per la TARES, 207 euro per ll’aumento
dell’IVA e, ciliegina sulla torta, 480 euro per l’IMU.
In una situazione normale, dove i cittadini hanno di che
campare, parlare di queste cose è un’assurdità bestiale perché è giusto pagare
le tasse.
Diventa, invece, un controsenso aumentarle laddove la recessione è il
prodotto di assurde equazioni manichee che producono disoccupazione e macelleria sociale per i cittadini tagliati fuori dalla
società produttiva e privati di qualsiasi risorsa economica o welfare. (Vedi agenda
Monti e la volontà del governo attuale di portare avanti quanto lasciato e
strutturato dal governo tecnico appena sostituito da Letta e C. per volontà del
Presidente Giorgio Napolitano.)
Tutte leggi fatte per salvare i conti pubblici
a scapito delle esigenze primarie a tutela della persona.
Altro episodio allarmante riguarda l’inchiesta delle iene
sulle bustarelle delle lobby date a deputati e senatori per caldeggiare gli
interessi di chi impiega soldi e ingegno negli affari delle slot machine e del
tabacco.
Dalle anticipazioni giornalistiche in merito al servizio
delle Iene su deputati e senatori che, nelle scorse legislature, sarebbero
stati pagati da multinazionali per operare modifiche favorevoli ai disegni di
legge in discussione, viene fuori il marcio reale.
Se queste accuse dovessero essere tradotte in verità dagli
inquirenti verrebbe fuori un quadro allarmante.
Il malaffare spicciolo fatto da chi problemi di denaro e di
sussistenza non dovrebbe averne, ma lo crea alla Nazione e ai cittadini.
Quindi, perché
impuntarsi sull’art.18, sulle pensioni, la sanità, la cultura e il welfare?