Con certezza, era l’amore per il figlio a farla parlare così. A farle dire: chiamami mamma! ... in cuor suo era convinta di essere testimone della nascita di una nuova famiglia: stava per arrivare un nuovo bebè!
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martedì 17 agosto 2010
chiamami mamma
Con certezza, era l’amore per il figlio a farla parlare così. A farle dire: chiamami mamma! ... in cuor suo era convinta di essere testimone della nascita di una nuova famiglia: stava per arrivare un nuovo bebè!
lunedì 16 agosto 2010
lettera alla nipotina che sta per nascere
"nascite" pittura a olio su tela, 1980, courtesy arch. M Iannino |
Cara, piccola Greta,
quando ho saputo che il tuo cuoricino ha iniziato a battere ho provato solo tanto stupore. Troppo etichettato il mio modo di pensare, di fare, di rapportarmi agli altri! non avevo realizzato appieno l’importanza dell’evento, della tua esistenza, perché tu c’eri, eri lì e aspettavi da tutti le mille coccole trasmesse telepaticamente da pensieri colmi d’amore.
La novità della tua esistenza, subito dopo, mi ha però dirottato su un nuovo sentiero, un sentiero illuminato, agevole, percorrendo il quale, tutto si trasforma in un’atmosfera di gioia, di pace, di serenità.
Poi ti ho immaginato... e ti ho subito amata, ti ho guardata e ti ho vista bellissima, una sapiente miscela divina che il buon Dio ha indotto attraverso la tua mamma e il tuo papà: un amore di bimba, frutto dell’unione di due spiriti liberi che li catturerà per sempre e saprà unire la loro unione definitivamente.
ps.: Per due persone speciali, caro Massi, cara Maria, siamo con voi in attesa dell’evento speciale: senz’altro, la nascita della piccola Greta darà un nuovo slancio alla vostra e nostra vita e i suoi sorrisi illumineranno la quotidianità. E, per te piccolina mia, la certezza di un amore costante, presente in ogni momento della tua vita da parte di tutti noi.
Un bacio, nonna.
domenica 30 maggio 2010
genesi
La rappresentazione per immagini è una scelta linguistica chiara che l’artista adotta e applica nei
momenti consoni.
Fare arte oggi non significa essere innamorati di determinati modelli espressivi e adoperarli insulsamente ma servirsene per apportare humus culturale e scuotere ove necessita le coscienze.
L’operatore culturale contemporaneo ha a disposizione un tesoro linguistico inestimabile. Sta alla sua determinazione decidere quale strumento adoperare e quale platea coinvolgere nelle sue analisi.
Oggi, l’artista, a differenza dei tempi passati, non dipende dagli umori del mecenate di turno, e ciò lo pone in una posizione di privilegio rispetto ai Maestri dei decenni trascorsi; condizione, questa, resa possibile dall’evoluzione sociale raggiunta; dall’autosufficienza lavorativa che, suffragata dagli studi e dalla volontà di ampliare i modelli espressivi pittorici, consentono il dialogo tout court con ampi strati sociali.
È risaputo che la figurazione solitamente didascalica è autocelebrativa; d’altronde se non ci fossero stati i magnifici lavori del passato ad arredo di chiese e luoghi pubblici ben poco degli usi e dei costumi sarebbe giunto fino a noi. Senz’altro non è arrivata la verità assoluta ma la volontà del pensiero dominante temporale allorché l’artista è condizionato da despoti che gestiscono le sorti dei popoli non per spirito di servizio ma per esercitare e accrescere il proprio potere.
D’altro canto, la figurazione è, per antonomasia, dialogo immediato che unifica idee e linguaggi differenti di ceti medi e di quanti non posseggono strumenti di decodifica adeguati. Perciò, la figurazione si avvale di metafore e segni arcaici assimilati dalla cultura esperienziale umana che contestualizzate rendono più di mille parole.
(mario iannino)
giovedì 4 febbraio 2010
Bugia o verità? Cosa dicono i mass media
Il potere delle parole.
il potere delle parole
Sì…Le parole inebriano. Confondono. Mistificano. Purificano!
I fatti rimangono!
Le cattive azioni, individuali e collettive, sono tutte lì; scolpite nel cuore degli uomini oppressi.
I guardiani dei poteri forti,
in fila, uno dietro l’altro scrivono le proprie verità col sangue della povera gente.
Gente sprovveduta, invocata, usata;
in fiduciosa attesa.
Mentre le iene lottano
per contendersi le carcasse inermi
degli affamati
vecchie e nuove povertà affondano nel mare della mistificazione.
E se provassero a emanciparlo il pensiero del Popolo!
Emanciparlo dal giogo dell’effimero riflettore edonista…
Renderlo libero dai giochi faziosi di squadra.
Svincolarlo dall’ignoranza dagli estremismi…
Ma no! Perché elargire cultura?
La sapienza eleva gli animi.
Il sapere è destabilizzante!
Una marcia un convegno una chiamata alle armi
Una dose di adrenalina programmata nel tempo scarica tensioni e aspettative sociali.
E inchioda ognuno al proprio posto come da copione.
sabato 2 gennaio 2010
tempo, materia, spirito
Sovrastrutture e verità
Se non fosse perché eliminiamo l’ultimo foglio del calendario, se non fosse perché la luce del giorno si alterna al buio della notte, se non fosse perché i capelli imbiancano, se non fosse perché il corpo decade non ci accorgeremmo del tempo che passa.
Non festeggeremmo i compleanni, gli onomastici, le ricorrenze liturgiche e laiche.
Vivremmo un eterno presente!
Ma, il trascorrere del tempo è una condizione ineluttabile che prescinde dai voleri mentali umani, dalle bugie individuali e sociali cucite addosso dalla chirurgia estetica o semplicemente da uno stato psichico volutamente illusorio.
L’esorcismo estetico non è in grado d’ingannare il Grande Vecchio; Lui, continua diligentemente ad espletare il paziente lavoro: modifica cellule vitali, indebolisce le immunità corporee … Il Tempo livella modifica cancella ripristina le incongruenze costruite dalla stoltezza umana.
Unico elemento cui il Tempo si arrende e nulla può: l’amore. L’amore non ha età. L’amore non segue le mode.
L’amore universale alimenta il tempo e le coscienze. L’amore è la forza vitale che alimenta ogni cosa.
L’amore è!
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