Oggi, sulla bacheca di un
amica ho potuto leggere le motivazioni, affidate ad un editoriale sul Secolo XIX da don Andrea
Gallo, il prete che tutto il web vorrebbe come nuovo Papa, che avrebbe dovuto essere sul palco insieme a Grillo e invece non c'è stato.
Il pensiero di questo
prete sui generis è, come al solito, chiaro e lucidamente sovversivo
per quanti intendono la missione del vangelo solo incline alle
direttive del clero schierato coi poteri forti.
don Andrea Gallo |
Avrebbe dovuto essere
presente in piazza, sul palco con Grillo ma non c'è stato. E motiva
così la sua assenza:
"Con sommo dispiacere non ho partecipato all'incontro con Beppe Grillo e
il Movimento 5 stelle in Piazza De Ferrari.
Non volevo minimamente danneggiare il Movimento, creare strumentalizzazioni, provocare divisioni ad una settimana dal voto.”
E continua, anticipando
con un breve excursus storico per chiarire meglio la disaffezione nei
confronti della classe politica che si è creata dal dopoguerra ad
oggi in noi.
“A 17 anni ho visto crescere nell'Aprile '45 la Democrazia. Democrazia è "partecipazione".
Chi, meglio del nuovo 5 stelle sta realizzando un percorso condiviso, che da tre anni è partito dal "basso" per dire basta ad una "casta" di politici immersi in una palude?
Si è aggiunta la nuova lista: "Scelta civica per Monti". Siamo al completo.
Il 30% degli elettori di "5 stelle" sono giovani dai 18 ai 23 anni.
Son sempre stato molto attento ai "segni" dei giovani.
E' nota la mia posizione di sostenitore di valori: bene comune, solidarietà, giustizia sociale, senza discriminazione, laicità.
Ho sperato nella coalizione del Centro-Sinistra con molte delusioni. Ho votato fiducioso nelle Primarie.