Renzi sfascia tutto.
L'infiltrato mina dall'interno i valori
fondanti del PD. La sua concezione padronale è un deja vu
pericolosissimo che non ha nulla a che fare con la sinistra. Va be'
che anche nelle sigle che si sono succedute l'ultima parola era
sempre del segretario ma Renzi ha volutamente ignorato quanto la base
vorrebbe che fosse e quali sono le differenze con la destra.
Listini piccoli e nominati a parte (di
fatto ci sono sempre stati), premio di maggioranza e soglia minima
elevata per varcare la soglia di Monte Citorio non sono di
certo sinonimo di rappresentanza democratica.
Beghe e litigi personali a parte, salta
all'occhio quanto e come i cittadini sono tenuti in considerazione
dai nuovi manovratori quarantenni al potere.
Il dramma dei cittadini sudditi
ha un nome preciso: LAVORO! E in nome di questo feticcio
irraggiungibile si stanno consumando le peggiori porcate.
C'e chi impone tessere di partito e chi
donazioni. Imprenditori collusi con la politica faccendiera
“suggeriscono” ai propri dipendenti chi votare.
C'è chi si vende un rene e chi la
dignità, ovvero la libertà di scegliere i propri rappresentanti
politici, pur di portare il pane a casa.
Oltre le strategie per mantenere il
potere decisionale, Renzi e compagnia, hanno pensato come rompere,
anzi, rottamare definitivamente questo stato di cose?
Intanto le nuove tecnologie, la
robotica virtuale sta per fare il suo ingresso nelle abitudini reali
dei consumatori. Quanto prima avremo macchine guidate completamente
da un sistema sensoriale che permette di evitare ostacoli,
parcheggiare e portare a destinazione gli utenti.
Il web ha rivoluzionato usi e
costumi, ha persino coniato una moneta virtuale con la
quale poter comprare beni reali. Secondo alcuni la bitcoin (la
moneta del web) cambierà in meglio le abitudini, forse, ritengo io.
Per me è meglio rimanere con i piedi per terra. Contare con mano
quanti spiccioli si ha in tasca e guardare in faccia il commerciante.