Itinerario turistico dell’orrore: dopo Avetrana rotta su Haiti.
Orde di curiosi ad Avetrana; accalcati nella campagna pugliese per osservare con i propri occhi una natura simile a quella sottocasa ma, che ha, secondo questa gente, il sapore dell’orrore perché teatro di un delitto efferato.
Gente assurda che magari non ha mai visitato parchi archeologici, goduto di una rappresentazione teatrale, letto un buon libro; speso un euro per chi ha bisogno d’aiuto ma che ne dissipa molti per una giornata a visitare luoghi di una banalità disarmante.
Gente che, senza dubbi, s’interessa delle questioni sociali solo per emanare sentenze e criticare l’operato altrui, arriva da ogni dove per visitare i luoghi di un delitto assurdo a rafforzare un turismo blasfemo mentre ad Haiti scoppiano casi di colera perché la popolazione haitiana è rimasta da sola a curare le ferite del terremoto e tentare di sopravvivere. Gente che probabilmente farà debiti o accenderà qualche leasing per andare anche lì, però dopo che il colera sarà debellato, per fare foto, commentare, raccattare una pietra come souvenir, abbracciare amici e familiari su cumuli di macerie per documentare il loro passaggio e dire: io ci sono stato!