"mastrapasqua, chi è costui?"
Rispunta il caso “Mastrapasqua”
l'uomo che non deve chiedere mai da 1milione di euro al mese. Il
manager unico al mondo dalla bravura mostruosa che lo vede impegnato
nei posti di comando maggiore in Italia: 25 per l'esattezza! E tutte
con rilevanza sociale e economica per lo Stato italiano.
In odore di conflitto d'interesse, come
direbbe qualcuno, nei diversi panni di controllato e controllore,
Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps e con altri
23 incarichi in aziende pubbliche e private, tra le tante è anche
vicepresidente di Equitalia, la famigerata azienda di
riscossione tributi voluta dal governo Berlusconi, è accusato
di aver «gonfiato» rimborsi al Servizio sanitario nazionale
da parte dell'Ospedale Israelitico romano, di cui è direttore
generale. Secondo un'indagine dei Nas dei Carabinieri, la
frode ammonterebbe a 85 milioni.
Riepilogando:
Presidente Inps e dell'immobiliare Idea Fimit, vice presidente esecutivo di Equitalia, consulente di Bnl, sindaco del Cda di Autostrade, direttore dell'Ospedale israelitico, amministratore delegato di Italia previdenza, Sispi spa e Litorale. Nonché ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e membro in molti collegi sindacali.
Non molto tempo addietro anche Milena Gabanelli fece una circostanziata inchiesta sulle poltrone occupate da Mastrapasqua e sull'ipotetico dono dell'ubiquità, ed oggi, guarda caso, il giovane Enrico Letta, dopo la denuncia dell'associazione dei consumatori e la rilevanza che i mass media danno al caso, chiede chiarimenti!Altro autogol da addebitare alla classe politica. Perché in un a situazione come l'attuale che vede la maggior parte degli italiani fare sacrifici e tirare la cinghia per sopravvivere e tentare di sollevare il futuro dei giovani dalla crisi certa, il risanamento e le anomalie del vecchio sistema non può essere sostenuto solo dai dipendenti e risanato dalle inchieste degli inquirenti. E neanche aspettare o sperare che sia la magistratura a rendere illegittimi i provvedimenti clientelari della politica.