LA COLLINA DELLE GINESTRE.
Il vecchio casino di caccia sta lì da forse più di cent’anni
su un dirupo roccioso coperto da fichi d’india e domina quieto la costa jonica.
È il luogo incantato che ho sempre sognato ed ora sono lì
come qualche estate fa quando capitai per caso. Ricordo, girovagavo senza meta
e di colpo l’orizzonte si aprì davanti a me. Inaspettato come un pugno allo
stomaco ricevuto senza motivo. Dimenticai di colpo la fatica e la sete. Non pensai
ai mille interrogativi che mi infiammavano il cervello. Guardai semplicemente. Sgranai
gli occhi e bevvi quel paradiso della natura. … E mi vestii di poesia!
L’odore dei fiori di ginestra, lo ricordo come se fosse
adesso, era intenso. Ma quello era niente rispetto al cocktail di aromi che susseguirono
prima che vedessi il salto del cielo. Ad
un certo momento, poco prima che l’immensità si aprisse davanti ai miei occhi e
mi vestisse di luce, avvertì una leggera brezza iodata. L’odore del mare a
cinque seicento metri d’altezza sorprende! Corrobora e stupisce. Si stupisce avvertire
la presenza del mare in piena campagna. E quegli odori inusuali che si
combinavano piacevolmente non finivano di stupirmi. Anche l’odore della resina
arrivava a stuzzicare le mie narici.
Dove mi trovo?
Oggi sento la necessità di evadere dalla quotidianità. Faccio
un salto nella mia favola! là dove mi sembra di essere nello stesso tempo in
mezzo al mare e al centro della terra ferma. Da lassù lo sguardo domina il mare,
i polmoni si riempiono di iodio condito dal profumo delle ginestre e dalla
fragranza dei pini marini.
E poi scendere con lo sguardo lungo il pendio fino a raggiungere
gli scogli di Cassiodoro. Tra i resti delle vasche progettate dal monaco
squillacese e
Tuffarsi nelle acque
fresche cristalline mosse da una leggera corrente che esalta le innumerevoli cangianti
sfumature dove un tempo i monaci si dedicavano alla preghiera, alla meditazione
e allo studio. È qui che è sorta la prima università mediterranea: l’università
Vivariense fondata dal senatore Flavio Augusto Cassiodoro quando lasciò la politica
per dedicarsi alla meditazione e gettare ponti dialoganti tra le diverse
religioni e culture del mediterraneo.