In conferenza stampa, Enrico elenca le priorità dell'Europa.
E sono, secondo Lui, finanza,
banche, politica e crescita. Insomma per un'Europa politica
solidale che non guardi solo al potere economico ma
soprattutto al welfare per eliminare la sensazione sbagliata
che è montata negli animi e che si è manifestata in politica con il
voto dei malpancisti populisti (questo è in parole povere il succo)
italiani e non solo.
Insomma, l'Enrichetto dimentica gli
errori della politica nostrana che ha dato molto da fare alla
magistratura e tenta di dare la colpa all'Europa della moneta
unica, l'€, che ha fatto schizzare il valore degli oggetti ma ha
dimezzato il potere d'acquisto delle vecchie lire e messo in
ginocchio Grecia, Portogallo, Spagna, Italia, Cipro, mentre
l'Islanda ha fatto il referendum per uscirne senza pagare i debiti.
Angela, da parte sua, fa molti
complimenti e tanti in bocca al lupo. Si dice contenta dell'Italia ma
deve continuare sulla strada del pareggio di bilancio perché
Europa significa tenere i conti in ordine e insieme all'austerità
deve camminare la crescita, lo sviluppo, la ricerca. Mentre gli
imprenditori devono implementare il lavoro e le imprese senza
aspettare i finanziamenti pubblici.
Entrambi molto diplomatici nelle
risposte ai giornalisti, rimangono nel vago specialmente nelle
risposte date al cronista italiano che chiedeva se durante la cena
serale Enrico Letta avrebbe spiegato alla Merkel dove avrebbe trovato
i soldi per il rimborso dell'IMU e gli altri piccoli tagli
promessi nella cerimonia d'insediamento. E alla Merkel come vedeva
la formazione del governo italiano data la presenza di Berlusconi.
Lei, senza nominare il leader PdL, ha dribblato dicendo che il
governo italiano senz'altro saprà dare le risposte che servono
all'Italia e all'Europa e che la formazione del governo è una
questione interna.
Tutto sommato è stato un incontro
diplomatico all'insegna del far play.
Nulla di nuovo sotto il cielo, quindi.
Tranne la gitarella del nuovo premier per presentarsi ai partenrs
europei che contano.
Dopo la Germania, andrà in Francia,
Spagna e infine a Bruxelles. E speriamo che lì dica qualcosa di più
concreto e riesca a spuntarla in merito alle tematiche che stanno a
cuore a chi soffre per l'eccessivo rigore finanziario.