Milano, 4 passi in centro.
Passeggiare nella Milano laboriosa dopo avere espletato gli impegni e senza obblighi di orari da rispettare è rilassante.
Le puntatine di prammatica sono le solite; visite che fanno tutti anche quelli che non sono lì da turisti: piazza duomo, la galleria e anche la borsa dove da qualche anno c'è la mano mutilata di Cattelan. Un'enorme mano in marmo bianco con le dita spezzate eccetto il dito medio che punta con arroganza il cielo.
Piazza duomo è un cantiere continuo delimitata da piante che niente hanno a che vedere con la flora autoctona lombarda. Orrendi banani, orrendi perché lì!, e altre sterpaglie fungono da barriera alla passeggiata attorno all'architettura gotica della Madonnina e la statua equestre di Vittorio Emanuele II.
I colombi sembrano essere padroni incontrastati dell'area. Camminano impavidi tra le persone e sulla testa del leone, tra la criniera, trovano ristoro.
Superata la galleria e le persone intente a fare selfie, in direzione piazza degli Affari, davanti alla sede simbolo dell'economia milanese e dell'attività finanziaria italiana capeggia su un piedistallo dalle linee essenziali una “orrenda copia” in marmo bianco di una mano dalle quattro dita troncate. Unico superstite: il dito medio!
“Ogni volta che passo da qui mi vengono i brividi!”. Confessa il mio ospite.