Gli anni settanta sono gli anni della
giovinezza di gran parte del pubblico seduto nel cortile del MARCA
un tempo di proprietà provinciale dell'ente sordomuti adibito ad
istituto riabilitativo per sordo muti e con annessa tipografia ed ora
museo espositivo di arte contemporanea.
mario parentela, alberto fiz, wanda ferro |
Wanda Ferro è soddisfatta del
lavoro svolto in questi anni e auspica ancora lunga vita al sito e
non vada persa la fatica fin qui fatta dal suo entourage e dal
tecnico Alberto Fiz curatore degli eventi.
“avremmo potuto, politicamente,
guadagnare più consensi, dando a chiunque la possibilità di esporre
per dieci giorni ma abbiamo preferito la qualità artistica degli
espositori...!” dichiara la ex presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro.
I componenti del complesso musicale
hanno tutti i capelli bianchi tranne la cantante che li ha rossi.
Fanno dell'ottima musica e Tonino LaSalvia, anche lui dal
passato artistico (dipingeva) ha una voce blues accattivante. Il salto temporale è
immediato sulle note di “Georgia” e riporta gran parte di noi ai
mitici anni della nostra giovinezza.
Musica, filmografia, arte. Questi i
temi trattati ieri sera al Marca.
L'amarcord di provincia snocciola
quanto è stato fatto quarant'anni addietro in fatto di avanguardie
artistiche.
Sono citati il regista Amelio e l'artista Mimmo Rotella.
Sono citati il regista Amelio e l'artista Mimmo Rotella.
C'è anche chi vanta la primogenitura
del giornale “Il Manifesto”. Intuizioni geniali che,
purtroppo, non sono riuscite a fare emergere e divulgare la
creatività e le intelligenze locali oltre i confini cittadini ad
eccezione dei “migranti” Rotella, Amelio, un po' De
Seta, Mario Foglietti e qualcun altro che adesso mi
sfugge. Impossibile, per me, dimenticare Papaleo, poeta e
giornalista controcorrente. Ed a proposito di primogenitura, anche
Papaleo ebbe l'intuizione di titolare il suo foglio a tiratura
cittadina e perciò limitata “l'Opinione” prima della
testata a diffusione nazionale che ovviamente denunciò per plagio.
Lui denunciava senza timori le contraddizioni politiche e culturali
della città senza fare sconti a nessuno.