Morire d'estate a 17 anni.
Uno dei grandi interrogativi dell'uomo
riguarda la fine della vita conosciuta. Che siano giovani, anziani,
donne, uomini o altro poco importa. Se poi la morte avviene
improvvisa gli interrogativi aumentano o si annullano in relazione
allo strazio dei congiunti e lo sbigottimento dei conoscenti.
A sentire le brutte notizie di cronaca
estive che fanno il paio con i bollettini di guerra per i morti
ammazzati, i feriti e gli automezzi disintegrati sulle strade specie
di notte, la prima raccomandazione che i genitori fanno ai figli è:
mi raccomando sì prudente, non bere e stai attento a chi guida dei
tuoi amici! E fin qui tutto ok. Dipende da te e quindi, con molte
probabilità, metti in pratica i suggerimenti dei genitori.
E se un cretino senza cervello semi
ubriaco e forse anche mezzo fatto (dai riscontri della polizia è
certo lo stato di ebbrezza del conducente) piomba come un siluro con
la sua bella bmw su due ignari ragazzi fermi davanti a una gelateria
e per giunta sul marciapiede, quale interrogativo ci si deve porre?
Che giustificazione dare ad un simile drammaticissimo evento?
Si può definire fato? Destino? Si
può!, ma solo per tacitare gli umori e i rumori dell'opinione
pubblica! nessuna giustificazione postuma, invece, per chi vive il
dramma in prima persona, è ammissibile! La perdita di un figlio
causata dall'avventatezza di uno stolto è un dramma difficile da
mitigare. Specie in questi termini.
È quanto accaduto a Montepaone Lido
nella notte di ieri alle 23,00 circa. Due cugini, fermi sul
marciapiede contiguo alla gelateria sono stati travolti da un
automobilista che guidava in stato di ebrezza a velocità sostenuta
nel centro urbano della nota località estiva. Raffaele è morto sul
colpo mentre il cugino è in prognosi riservata all'ospedale civile
di Catanzaro. I cugini Musolino sono originari di Catanzaro.