La violenza
non passa mai di moda,evidentemente neppure nel 2014.
“Il canone
si DEVE->VEDE”. E’ questo lo spot del canone rai 2014; nulla di così tanto
anomalo se non fosse per la violenza delle immagini nei due spot sin’ora visti
in tv.
Il primo
spot vede come protagonisti 3 bambini assuefatti dalla tv, la madre e il padre
intenti a scartare le bollette di casa.
D’un tratto i genitori scorgono la
bolletta del canone rai e decidono di stracciarla; risultato: la tv si
accartoccia facendo una scintilla, i genitori si pietrificano e i bambini si
alzano in piedi minacciosi: la femminuccia con le mani ai fianchi e con il viso
imbronciato e minaccioso e i maschietti con i pugni chiusi in segno quasi di
scontro rivale con i genitori.
Analoga filosofia nel secondo spot: una donna è
intenta a guardare una fiction e il suo volto è colmo di pathos, nel frattempo
torna a casa il marito: “ciao amore!” –“ciao” ammiccante. L’uomo guarda le
bollette e elimina quella concernente il canone senza pensarci due volte.
Stesso gioco
di prima: televisore che si appallottola con successiva scintilla; nonché
potremmo dire stesso gioco di violenza più acuta di quella del precedente spot.
La donna scatena un uragano e mentre nell’ira funesta della donna in casa vola
tutto e si rompono oggetti il marito apre la bolletta accartocciata tutto intimorito e pone fine al cataclisma.
Ora ci
chiediamo: in una società in cui sono già incombenti molte violenze, c’era
bisogno di fare uno spot simile? (a spese degli abbonati rai, come se di
spazzatura mediatica non ce ne fosse già abbastanza).
Reazioni
da guerre stellari laddove c’è da fare scelte serie e decidere quali bollette
pagare se luce, telefono ,iuc, gas piuttosto
che il canone rai e temere per la
propria incolumità affettiva?! Nel
senso: o paghi il canone o te la dovrai vedere con i tuoi figli e/o con tua
moglie!