LA PESTE.
Il primo grande flagello che lascia
tracce indelebili nella storia, nella letteratura, nel dna e negli
atteggiamenti di molti si chiama peste.
La peste bubbonica decimò corpi e
indebolì le menti già precarie. La paura fece confinare gli
appestati in apposite aree e impose, in barba al garante della
privacy che ancora dovevano inventarlo, un segnale sonoro: il
campanello! E guai a toglierlo di dosso.
Il campanello degli appestati doveva
essere udito non da uno o due metri ma molti di più. Doveva
avvertire l'avvicinarsi del morbo e attorno a lui si creava il vuoto.
La scienza era ai primordi.
L'immunità di gregge era d'obbligo ed
anche l'unico modo per uscire dal terrore. Non c'erano i tuttologi e,
grazie a Dio, gli internauti neppure. Al massimo si navigava a vista.
Si millantavano visionari untori. E le accuse si fermavano sulle
porte dei potenti. A farne le spese erano i derelitti senza tutele.
Ma oggi no! No?
Il pericolo reale odierno sono, non i contagi di ritorno ma, i
comandanti delle flotte imperiali. Gli ammiragli che suggeriscono con
certezza determinate soluzioni:
immunità di gregge; iniezioni
disinfettanti, esposizione ai raggi uv e la ripresa urgente delle
attività produttive.
L'isolamento rimane in piedi! Come nel
1630, campanellini a parte, l'isolamento si è dimostrato uno
strumento sicuro per arginare i contagi.
Un atteggiamento necessario, quindi. Non
c'erano fasi inerenti la libera circolazione. O si guariva i no. E
non c'erano tamponi o altro che riuscisse a diagnosticare anzitempo
il virus.
I nostri scienziati, se pur con
differenti analisi, e gli esperti chiamati nei gabinetti dei ministri
interessati al contenimento del contagio pandemico hanno suggerito un
piano d'azione che deve essere svolto in fasi.
La fase uno, quella di maggior
contagio, sembra essere agli sgoccioli.
L'astinenza è quasi finita. Liberi
tutti?
Non proprio. Pare che qualche esperto
scienziato abbia suggerito di fare attenzione all'età anagrafica dei
cittadini ancora in vita.
La fase due è attenta agli ultra
60enni. Chi ha più di 65 anni deve continuare la quarantena!
E l'evoluzione scientifica? I test? I
tamponi? La rilevazione della temperatura?
Beh è più economico tenere a casa i
vecchi piuttosto che prestare loro le giuste e adeguate attenzioni
sancite dal protocollo medico.