È tutta colpa del reddito di cittadinanza? Leggo che alcuni imprenditori si trovano in difficoltà ulteriori dopo le restrizioni pandemiche per colpa dei redditi di cittadinanza erogati dallo Stato ai disoccupati e privi di reddito. I predatori lamentano di non trovare personale qualificato per le proprie im-prese. Già, personale qualificato che preferisce oziare anziché andare a lavorare! Affermazione che lascia esterrefatti. Cerchiamo allora di fare le pulci alla notizia: primo punto, quanto offrono ai lavoratori qualificati per garantire gratificazione, crescita e empatia nell'azienda? E per quante ore di lavoro? Secondo punto: gl'impresari garantiscono dignità salariale e lavorativa ai dipendenti? Terzo punto: va be' lasciamo stare. Sarebbe lungo enumerare le pecche di certa classe imprenditoriale. Con ciò, ovviamente non si vuole accusare l'imprenditoria sana calabrese che è una enorme fetta. Si vuole semplicemente rammentare a quanti cavalcano l'onda e...
Ce n'è per tutti. Le tre signore fresche di trucco e parrucco con le rose di S. Rita in mano parlano all'uscita della chiesa. Conoscendo i fatti del comprensorio s'intuisce chi è nelle mire delle tre giudicanti. La mimica facciale cambia repentinamente. Sdegno. Ipocrita comprensione. Livore per come sono andate le cose e probabile risvolto se. Il se, non dubitativo ma perentorio secondo loro, apre ogni frase. E dall'esterno, pur disconoscendo le reali condizioni dei singoli malcapitati e inconsapevoli inquisiti, sentenziano sulla vita e sulle relazioni tra consanguinei. Eppure, visto che si tratta di donne credenti appena uscite da una funzione religiosa, dovrebbero attenersi ai dettami del vangelo e non giudicare! L'esperienza accumulata nel tempo fatta di errori e di qualche verità induce a riflettere. Non sempre ciò che brilla è oro! E, restando in tema di saggezza antica, i guai della pignatta li conosce solo il mestolo che gira dentro. Certo dall'ester...
A volte sembra che la natura si voglia divertire o forse vuole dare un insegnamento? Nell'era delle apparenze, del culto del corpo e della esposizione estetica ritoccata ecco che arriva l'imprevisto destabilizzante: la bellezza imprigionata nella gabbia malata e deformata che riporta gli esseri a pensare alla spiritualità. Alla bellezza! Ezio Bosso Il volto sorridente, incurante del morbo che gli sta consumando il fisico, chino sullo strumento musicale, il pianoforte divenuta sua naturale propaggine corporea, appendice che gli consente di astrarsi, dimenticare il dolore e da cui trarre nuova forza per consentire alle mani anchilosate dal morbo devastante di elevare l'animo e volare sopra le miserie terrene, è incoraggiante! L'osservo. E il suo sorriso, la sua umiltà. Il suo pensiero semplice privo di inutili sovrastrutture riemerge. Sembra di risentirlo. La sua voce incerta. Le parole biascicate faticosamente mentre i muscoli del volto si torcono nell'accompagnarl...
Alcuni eventi mondiali sono più grandi di noi. È difficile potere affermare verità incontestabili. Ma laddove spuntano le armi a far valere le ragioni di un qualche popolo, meglio dire, di qualche despota, si può affermare senza ombre di dubbi che lì vi è un errore. La guerra non ha mai messo in salvo le anime. Ha saccheggiato o distrutto beni inestimabili ritenuti patrimonio dell'umanità e roba effimera per la quale spesso si lotta col sangue agli occhi, accecati da teorie, parole e visioni, utilitaristiche. I focolai violenti decimano vittime inconsapevoli. Gli innumerevoli bersagli definiti strategici nascondono spesso mire espansionistiche. Non c'è bisogno di essere degli storici per valutare correttamente gli assalti mascherati da ipotetiche quanto assurde teorie religiose o nazionalistiche. La violenza non paga. Forse nell'immediato produce favori politici per chi provoca i conflitti tra gli animi facinorosi degli ortodossi ma l'eliminazione violenta di bambin...
Lo stupro. La notizia desta una sensazione di incredula indignazione. La violenza attuata su un essere indifeso per soddisfare bassi desideri di libidine è qualcosa che prevarica la ragione. E' un crimine ignominioso! che la dice lunga sul concetto di rispetto per la persona e annulla la dignità e l'essere di una giovane donna che si affaccia fiduciosa al mondo del lavoro. Una ragazza di 21 anni che, fiduciosa, si reca ad un appuntamento di lavoro, uno stage dai risvolti drammatici, come si è detto, rimane preda sacrificale del mostro. La notizia di queste ultime ore divulgata dai media ha dell'osceno. È Raccapricciante! Se si immagina la situazione, impensabile per la ragazza che aveva riposto la sua fiducia in un uomo che conosceva. Un imprenditore farmaceutico che le aveva prospettato la possibilità di uno sbocco lavorativo nella sua azienda. L'uomo che sembra non essere alla sua prima dannata esperienza ossessiva che lo porta a gareggiare con le esigenze pre...
Ecco, si sono ricordati di lui. Del suo misticismo. Del suo modo di essere sopra le righe. Franco Battiato ha lasciato in silenzio questo mondo. In armonia col suo modo d'essere ha valicato il leggero velo esistenziale ed è entrato a fare parte del Tutt'Uno. È una goccia che si è ricongiunta all'Oceano Eterno. Il suo essere si è donato attraverso la musica. A volte incompreso. Visionario. Secondo i criteri materialistici che legano gli uomini alla materia indissolubilmente, Battiato il sognatore, era un personaggio scomodo. E la sua realtà era oltre le misere faccende terrene. È stato un grande pensatore che ha portato nei linguaggi della bellezza artistica la sua visione. Il suo modo d'essere ha contaminato una parte di territorio e lo ha fatto evolvere. Adesso, come accade nel teatrino mediatico, c'è la corsa alla poesia dell'anima del suo essere artista. La sua visione poetica poneva l'uomo al centro. Lo mondava dalla sporcizia e dalla cattiveri...
CIAO come sempre un passo avanti. Grande Anima... Ciao
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.