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È tornato alla casa del Padre. Così dicono i credenti. Di fatto è morto! Papa Francesco ha finito il suo tempo terreno. Non è più tra noi. Con noi. Faro e voce libera in un mondo malato. Indomito. Mai stanco di parlare alle coscienze, ha denunciato le ingiustizie e per il suo modo d’approcciarsi alla materia umana è stato leader indiscusso, super partes nelle lotte sociali. Anzi no! È stato un partigiano combattente dalla parte dei deboli. Francesco non c’è più. Rimangono le sue parole: fate chiasso! La chiesa deve essere aperta al rumore: aprite le porte. Ciao Francesco, sei stato un grande rivoluzionario
Le parole del papa: No ai trionfalismi; Sì al silenzio; all'umiltà, al servizio, alla pazienza e alla mitezza. Questi i temi toccati da Papa Francesco oggi durante la cerimonia della benedizione delle palme per ricordare il martirio di Gesù sulla croce. Una morte indegna per un Messia se la confrontiamo con quanto succede oggi nella società dell'apparire e dell'essere protagonisti a tutti i costi. I mezzi di comunicazione di massa testimoniano e amplificano atteggiamenti effimeri dei vip che noi imitiamo senza ritegno mentale pur di apparire e sentirci al passo coi tempi. Essere mite, alla luce dei criteri pubblicizzati e che fanno da padroni sulle piattaforme che usiamo per “socializzare” ma non per familiarizzare come si usava un tempo tra vicini e parenti, non è trendy. Non per forza si deve essere di tendenza e influenzare i seguaci sconosciuti nella realtà. Papa Francesco ci invita ad abbandonare questa forma stupida e servile di comunicar...
Roma, piazza S. Pietro, Papa Francesco I saluta i fedeli per la prima volta FUMATA BIANCA, lo Spirito Santo si è manifestato. Jorge Mario Bergoglio è il nuovo Papa e assume il nome di Francesco I. Papa Francesco I viene dall'Argentina. Conosce da vicino la sofferenza del popolo latino americano e anche i problemi che attanagliano le classi povere di tutto il mondo. Forse per questo non ha un crocefisso d'oro come lo hanno avuto i papi e i vescovi in precedenza. Le notizie ci riferiscono che in Argentina viaggiava con i mezzi pubblici e non aveva l'auto blu. Anche in Vaticano si è presentato a piedi. Il neo Papa sembra possedere i presupposti giusti per riportare la Chiesa sulle orme predicate dal Vangelo del Signore Gesù Cristo. E l'aver chiesto ai fedeli stipati in Piazza San Pietro di pregare per lui prima che impartisse la Benedizione depone a suo favore; è stato un segnale positivo ed ha predisposto gli animi alla speranza.
IL SACRIFICIO DI PAPA BENEDETTO XVI Avvince ma non convince, la vicenda che occupa gli spazi della comunicazione di massa. Le televisioni e i giornali non fanno altro che parlare delle dimissioni del Papa. Persino Vespa è tornato in prima serata con porta a porta, rubando lo spazio ad una simpatica soap popolare dalla trama consolidata tra il bene e il male, l'amore per l'arte, in questo caso la musica, e i biechi interessi dei mafiosi che gestiscono il potere nella cittadina dove sorge il conservatorio che è teatro di umane vicende. Chissà se Vespa ha fatto un plastico della futura residenza del Papa dimissionario, un monastero di clausura all'interno dei giardini del Vaticano. Un luogo super sicuro e lontano da occhi e orecchi indiscreti che ospita suore di clausura, separate, però, da una robusta inferriata. È una notizia clamorosa e occupa gli spazi della comunicazione in televisione, internet, sui giornali e per le strade . Il Pastore di anime che si dice no...
Amare la politica. Ha ragione Benigni! Non si deve rimanere indifferenti davanti alle questioni sociali. La Politica si deve amare! E in base a come si stanno mettendo le cose in campo nazionale e europeo, secondo i ben informati, più che di amore si tratta ancora una volta di tattiche già conosciute e ampiamente sfruttate dai vari schieramenti che assediano le Istituzioni. Secondo voci di corridoio, pare che il professore non abbia ancora deciso se impegnarsi apertamente in una campagna politica come chiesto da alcune frange cospicue italiane per tenere buone le cancellerie internazionali. “Ormai non posso più tirarmi indietro”, pare abbia confidato, per assicurare continuità “all’agenda di governo” e tranquillizzare le cancellerie internazionali e quella fetta di Italia che lavora e produce. Anche il Vaticano avrebbe inviato la benedizione. Se queste voci fossero fondate sarebbe necessario sprigionare uno tsunami d'amore nei confronti della classe dirigen...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.