È una giornata uggiosa. Una di quelle che non ti fa stare bene da nessuna parte. La smania che hai dentro non ti lascia neppure con un buon libro, una buona lettura e una buonissima compagnia. La mente vaga mentre le parole dei Riccardo Jacona rinnovano la storia di J. Assange divenuto, suo malgrado, un perseguitato politico per avere diffuso documenti top-secret. Eppure questo dovrebbe essere il compito dei giornalisti! Ma quando si toccano certi tasti e si scoprono delle barbarie fatte in nome di un non meglio specificato interesse di Stato i patrioti al vertice sono tenuti a gettare fango per tenere nascosti i delitti contro l'umanità.
Non sta a me dire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Particolari interessi che si intendono di Stato non sono resi noti al popolo, in tal caso è la coscienza di chi presiede la più alta carica democratica a dare risposte e chiarire i comportamenti in nome del popolo sovrano.
Pare, comunque, da quanto emerge dalle testimonianze pubblicate dai media, che la parte militare degli USA in istanza nei Paesi ritenuti a alto rischio terrorismo non sia stata di meno; ha calpestato le garanzie elementari dei diritti universali umani maltrattando i prigionieri politici e intimidendo quanti si schieravano e si schierano a difesa della dignità dei popoli oppressi.
Torture e abusi indicibili sono state commesse ai danni dei presunti terroristi. Persone rapite in altri Stati e condotti con estrema arrogante leggerezza in campi di concentramento e prigioni inaccessibili. È bastato un disguido, una presunta affiliazione, la provenienza o la parentela con una certa area geografica e o religiosa per fare scattare l'allerta e la cattura.
Azioni indegne per una grande Nazione che dovrebbe garantire e tutelare le libertà!
L'arroganza del potere dimostrato e la leggerezza con cui sono state condotte le operazioni sono a dir poco assurde e deprimenti!
La democrazia a stelle e strisce deve essere rivista! Spero in Biden. Uomo assennato e propenso alla pace e al rispetto dei popoli. Jon Biden dovrebbe essere l'uomo del dialogo e del superamento manicheo di tutti gli ostacoli eretti dalle fabbriche delle armi e delle guerre fratricida; il Presidente del colloquio con le frange estreme che abitano in America e fuori.