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Pippo Callipo. Io resto in Calabria ... ma non nel consiglio regionale! Strano modo di reagire alle increspature ampiamente note che sorgono una dietro l'altra laddove c'è da organizzare e gestire la macchina pubblica calabrese. I media hanno dato ampia voce alle contraddizioni del nuovo esecutivo in merito a nomine di commissioni e quant'altro. I problemi non mancano. Dalla questione sollevata dagli investigatori nei confronti della nominata Catalpamo , cooptata nel consiglio regionale come assessore alle infrastrutture e accusata di corruzione, alla protesta di ogni giorno condotta dalle varie categorie di settore davanti al palazzo regionale impropriamente definito “casa dei calabresi”, Jole Santelli ha poco da ridere. Oggi è stata la volta dei precari della sanità quelli che negli ultimi giorni sono stati definiti i nuovi eroi. Persone che hanno dovuto fare turni massacranti per potere dare sostegno e cure agli infettati italiani. Beh, ci voleva un e...
Ormai è chiaro: la politica ha abdicato! La prima repubblica lottizzava il potere e assegnava incarichi di estrema delicatezza strategica ai propri militanti. Chi stava al governo adottava il manuale Cencelli anche nell’assegnazione dei posti di lavoro all’interno delle realtà lavorative. Uffici, fabbriche e persino nelle organizzazioni sindacali la spartizione era una legge non scritta da rispettare. La conta avveniva attraverso gli iscritti e le tessere nonché i voti espressi nelle urne. La morte della prima repubblica per certi aspetti si riteneva e si ritiene un’emancipazione dal sistema che i partiti avevano messo in campo per governare il potere e le genti. Era un sistema consolidato. Odiato! Gli ideali infranti dal sistema logistico che le classi dirigenti attuavano indussero molti militanti o simpatizzanti ad allontanarsi dalle sedi e dai luoghi della politica accattona. Sarà, forse, per questo motivo che non vi è un rinnovamento nella classe dirigente e che le scuo...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.