I flussi e riflussi storici, quelli scritti con onestà intellettuale, sembrano dare ragione alla legge di causa ed effetto menzionata nella religione induista. Sarà questa la disgrazia dell’Italia e degli italiani? Al 99,99% deve essere per forza così! Altrimenti non si spiega il metodo anomalo che muove le azioni della classe dirigente nazionale.
Per questi signori l’immoralità affamatrice, il malgoverno e gli atti indolenti, come uccidere la coscienza nazionale, è prassi storica!
In parte, l’anomalia della politica italiana attuale è condensata nel bipolarismo dell’ultima ora; nella mancanza del dialogo e nell’assenza totale del rispetto reciproco tra parlamentari, istituzioni e cittadini.
Basta seguire una trasmissione televisiva che tratta temi sociali per avere una visione della tracotanza di alcuni parlatori addestrati: tutti hanno studiato la lezione a casa, fatto i compitini diligentemente che espongono civettuoli e quando non hanno argomenti o risposte chiare tirano fuori dalle tasche l’elenco della lavandaia, inforcano gli occhiali e ripetono pedissequamente le stesse identiche, stressanti cose, proclamate fino alla noia, esasperando gli astanti e mortificando l’intelligenza di quanti sono in ascolto.
Altro dato inconfutabile consiste nell'esterofilia degli italiani. I massimi riferimenti, per quanto concerne la libertà d’azione per alcuni im/prenditori che vogliono essere liberi di gestire gli affari a proprio piacimento, arrivano dai paesi in cui vige uno stato garantista a favore di chi investe o esporta denaro. Mentre per la gestione democratica della cosa pubblica, parlamento e relative leggi, si scimmiotta il bipolarismo americano; si cita all’occorrenza il modello francese, tedesco, inglese ecc., ma mai si pensa veramente di affrontare e risolvere un qualche banalissimo problema che tocca da vicino il cittadino comune.
Per gestire al meglio i propri interessi, le potenti lobby hanno pensato bene di eliminare con uno sbarramento elettorale i piccoli rappresentanti della democrazia. La casta tesse trame strategiche dietro le quinte; ognuno, schierato nel ruolo assegnato dai burattinai di turno, sopprime le voci delle minoranze dissenzienti, impone candidati comunali, provinciali, regionali, nazionali e europei.
Ricatta e promette favori, posti al sole per seguaci e prole. Attua il nepotismo. Consolida poteri. Sposta capitali. Impone leggi inique nel nome del Popolo Italiano.