La befana al tempo dei nativi digitali

 


Tutto ebbe inizio il giorno in cui si rese conto che le pere, gli ortaggi e i cavoli non crescono nelle ceste dei mercati. E che gli amici animali non sono ologrammi che sbucano per magia dal fondo del tablet o dell'android ricevuti per il compleanno.

Sammy non credeva più ai regali portati da babbo natale e dalla befana quindi non scriveva letterine ma parlava col padre e la madre e poi replicava ai nonni i desideri che avrebbe voluto si concretizzassero sotto l'albero di natale. Anche se con la sorellina, più piccola di qualche anno, teneva ancora in vita la magia delle notti in cui si realizzano i sogni.

Lo faceva per compiacere gli adulti. Certa che quel suo far finta di credere ancora alle favole avvalorasse tradizioni e rinsaldasse legami atavici con la società che nel frattempo aveva trasformato i simboli in merchandising.

A volte i grandi sono complicati! Si allarmano appena realizzano che i piccoli stanno uscendo da quello stato di grazia ch'è l'infanzia e iniziano ad entrare nel razionalissimo mondo costruito dagli adulti. I sopraggiunti si trovano a dovere comprendere diritti e doveri, interessi comuni e personali e sono incoraggiati alla scaltrezza a sapere districarsi tra ordinamenti che regolano realtà sfrondate dalla poesia e, sì, abbandonare lo stato di grazia coltivato fino a qualche giorno prima delle mestruazioni.


Ebbene. Quel giorno Samantha stava in gita con la famiglia. Il papà aveva ceduto il posto di guida a mamma dopo la sosta alla stazione di servizio. Viaggiavano dal mattino presto e, adesso, l'orologio segnava le 13 scarse. Ancora qualche ora e sarebbero giunti nella casa di campagna dei nonni. Si era appena seduta. Sentì qualcosa scivolare sotto il sedere. Qualcosa di tiepido. Non era pipì. Di questo era certa. L'aveva appena fatta! Istintivamente controllò con la mano e vide le punta delle dita macchiate di un debole color rosato. Trattenne appena l'urlo ma non il rantolo in cui si è soffocato.

Che c'è cosa succede avete dimenticato qualcosa all'autogrill?! Chiedono all'unisono mamma e papà. No … mi sono sporcata. Non so vedi mamma …

Samy non è niente ti sono arrivate le mestruazioni! Sortisce la piccola. Come le mestruazioni e tu che ne sai Cy?

Sì mamma ho visto dei tutorial ... vuol dire che non è incinta e che, come Bruk, ha avuto un ritardo: i bambini non nascono sotto i cavoli e non li porta neppure la cicogna. Mamma papà lo sapete che quello è un albero di pere? E che le pere e tutte le cose che troviamo al mercato li produce la terra curata dai contadini? … e che la befana non esiste

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Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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