Carlo Conti e le famiglie in trasferta
Dalle mie parti quando si è testimoni di un episodio o di una qualsiasi cosa che non ci convince, dopo avere cercato e non trovato risposte convincenti agli interrogativi che questo qualcosa ha suscitato, si sbotta in un fatidico: mah!
la famiglia |
E proprio quando Papa Francesco
sembrava avesse dato una risposta chiara ad uno di questi
interrogativi ecco che la fatidica famiglia numerosa, talmente
numerosa da entrare negli albi dei primati, sale sul pullman
familiare per fare scalo a Sanremo.
Lì x lì, ho pensato: vuoi vedere che
il buon genitore ha fatto imparare la musica e ha tirato su una band
che ora gareggia sul palcoscenico del festival sanremese?
Invece no! Carlo Conti ha
invitato la famiglia più numerosa d'Italia alla rassegna della
musica italiana e l'ha mostrata al mondo intero come fosse una rarità
assoluta.
Inutile dire che il web e le
piazze reali si sono spaccate in due.
Oddio, che la Calabria non abbia
qualcuno cresciuto a pane e musica da potere essere ospitato
all'evento è certamente impossibile, questa, sarebbe stata la conseguenza più
logica visto il luogo e non "la famiglia + numerosa" ma la bancarella mediatica popolare per
eccellenza ha preferito il contrario. Ha voluto banalizzare e stupire
nello stesso tempo.
Non è che dietro all'esposizione
mediatica c'è dell'altro? Tipo, che so, “a France' noi siamo
conservatori, ligi catecumeni, e, anche se a qualcuno possiamo
sembrare conigli, facciamo l'amore e questo è il frutto, piaccia o
meno ...” oppure, chessò, è un incitamento alla proliferazione
italica visto che ormai gli unici nascituri che popolano gli asili e
le scuole pubbliche sono figli di extracomunitari? Ma potrebbe essere
anche una istigazione per credere nella fede compassionevole del
Divino che non abbandona mai i suoi figli prediletti.
E che pensare della coppia scoppiata che si
ricompatta solo per lo spettacolo e non ha la delicatezza di
scambiarsi un segno d'affetto, una carezza o un bacio dopo avere
formato una famiglia, procreato e cantato?
È un piano diabolico degli autori o
tutta colpa della divina provvidenza che li ha illuminati?
Per quanto riguarda la musica, non so
che dire, faccio parte di quella piccola percentuale che non ha visto
il festival e non ha contribuito al gongolamento di Conti e dei
dirigenti rai che lanciano programmi così demenziali a spese dei
contribuenti.
Posso dire che la famiglia, comunque la
si intenda, a Sanremo è stata ben rappresentata... dai vip (ex) e
dal nutrito popolo unito sotto la stella della provvidenza.
Mah!!!
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