Accuse, più o meno rabbiose, volano
nell'area, in tv, sui giornali e nel web.
I social network sono trasformati in
punti di scontro più che di condivisione o confronto tra le fazioni. Sorgono
nuovi gruppi, pagine e qualche forum coi simboli dei partiti in lizza
per il Parlamento Europeo.
I temi sono molteplici. Come pure le incomprensioni e le verità.
Amici (?) che s'imbeccano su teorie
complottistiche che sfiorano il ridicolo.
La rabbia acceca chi sta peggio.
C'è chi incita alla ribellione, chi
all'astensione. Chi vuole ritornare alla lira e chi vede nell'Europa
la mamma di tutti i mali.
E mentre la giostra mediatica gira a
velocità sostenuta attorno alle elezioni europee, che diventano
campanello d'allarme per la tenuta del governo Renzi, gli scandali nei
cantieri milanesi dell'expo2015, le fughe eccellenti, latitanti, politici indagati
o in galera, emergenze rifiuti, dramma del lavoro e quant'altro, c'è
ancora chi si sente in dovere di puntare il dito contro le imprese
calabresi che lavorano al nord per mondarsi la coscienza.
E Renzi che fa? Nomina un uomo della
Legge per controllare l'expo.
Quindi la politica non è in grado di
gestire niente oppure fa finta fino a quando non è sputtanata?
No, il problema non è l'Europa. è la mentalità italiana!
E fin quando gli italiani sono tenuti
sotto assedio dalle classi dirigenti che a parole si dicono
progressiste e nei fatti si dimostrano asservite agli affari perché
succubi del potere economico la solfa non cambia; continueremo a
sentire anatemi urlati o sussurrati, comunque, all'indirizzo di
Bruxelles, sempre fuori dai confini nazionali.
È vero, non si può negare l'evidenza e dire altrimenti,
alcune leggi hanno penalizzato l'Italia ma è altre sì vero che gli
italiani non hanno saputo interagire con le mentalità europee.
Che dire, a proposito dei fondi europei, della marea di soldi che i nostri dirigenti non hanno saputo investire, spendere, e per questa negligenza sono stati destinati ad altri progetti sviluppati dagli Stati membri dell'Unione più accorti e evoluti dell'Italia?
Che dire, a proposito dei fondi europei, della marea di soldi che i nostri dirigenti non hanno saputo investire, spendere, e per questa negligenza sono stati destinati ad altri progetti sviluppati dagli Stati membri dell'Unione più accorti e evoluti dell'Italia?
Nessun commento:
Posta un commento
LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.