giovedì 15 aprile 2010
con Gino Strada, Emergency, per la libertà dei volontari in Afghanistan
Man mano che si apprendono nuovi particolari sulla vicenda di Emergency in Afghanistan il quadro si fa più chiaro. Le acque sporche, agitate da qualche forza oscura, lasciano intravedere sprazzi di verità o quantomeno invitano a riflettere su una serie di fatti accaduti e tra questi l’allarme bomba che ha indotto ad evacuare l’ospedale e lasciare la struttura incustodita.
Altra considerazione da fare: come mai il governo italiano, spesso “decisionista” per alcune posizioni, in questa vicenda di Emergency non assume un atteggiamento netto e pretende senza mezzi termini o “missive” la liberazione immediata degli “ostaggi prigionieri” dello stato “amico”?
Facciamo nostre le dichiarazioni di Gino Strada a Tg24 di sky
"E' ora che chi di dovere si dia una mossa. L'Italia ha tutti i mezzi per poter dire semplicemente “consegnateci i nostri tre connazionali subito e in ottime condizioni”.
"Questa è chiaramente una manovra politica per screditare il lavoro di Emergency. Da cittadino italiano e non da membro di Emergency ritengo questa cosa molto offensiva per il nostro Paese. Chi dal nostro paese riceve due milioni di euro al giorno, anche se sotto forma sbagliata, non può permettersi di trattare cittadini italiani in questo modo".
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