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mercoledì 8 marzo 2023

Crotone, i familiari delle vittime contestano le decisioni del governo

 

“Rimpatriate i nostri morti nei luoghi d'origine ”. Questa la richiesta dei familiari dei naufraghi morti e allineati nelle bare adagiate nel palazzetto dello sport di Crotone trasformato per l'occasione in sala mortuaria.

La decisione delle istituzioni italiane di trasferire e tumulare nel cimitero musulmano bolognese le salme consegnate dal mare non trova consensi tra i parenti accorsi a Crotone per l'estremo saluto e il riconoscimento dei familiari vittime dell'immane tragedia.

mercoledì 22 febbraio 2023

Putin il mistificatore

 


Zitti e buoni! Giochiamo al dottore! Comando IO!

È un'esercitazione. Una esercitazione pacifica … Così è iniziata l'occupazione militare ordinata da Putin in Ucraina.

Il resto è a conoscenza del mondo intero che, notizie alterate ad arte dagli accoliti putiniani, utilizza il web per conoscere la realtà di prima mano attraverso le testimonianze dei superstiti che pur avendo perso la casa e ogni bene terreno resistono alla crudeltà di Putin.

giovedì 16 febbraio 2023

Dall'Europa in guerra venti d'apocalisse

 

Ad un anno dall'inizio dell'attacco Russo in Ucraina le stragi di stato ordinate da Putin hanno causato immani drammi personali e collettive che sembrano essere l'anticipazione plastica dell'apocalisse che, partendo da quella parte d'Europa che ha dato i natali a personalità della cultura europea e mondiale, investirà il mondo intero coinvolgendolo in quella che tutti temiamo: la 3a guerra mondiale con implicazioni dell'energia distruttiva atomica. Entrambi i dati storici hanno condizionato i destini dell'umanità ma ciò non sembra far desistere dalle azioni violente le menti erose dal mal di potenza.

Pro o contro la guerra? La gente comune non ha alcun dubbio e grida a gran voce: PACE! Mentre gli statisti asseriscono che la pace si difende con la guerra e con l'invio di armi.

sabato 14 gennaio 2023

Calabria, Stalettì scogliera di Cassiodoro

 

Un pugno di scogli gettati nello jonio affiorano tra le acque cristalline e sembrano tenere ben salda la collina di Stalettì alla cui sommità scorre la ss 106 delle Calabrie.



La strada è esposta e inserita strutturalmente nel paesaggio aspro e consente allo sguardo di librarsi oltre l'orizzonte mentre i pensieri cattivi volano via e s'inchiodano negli aculei dei fichi d'india, eterni guardiani abbarbicati sul pendio.

Da qualche ventennio la strada è resa comoda. Il nuovo tracciato comprende un lungo viadotto che lascia sul costone la vecchia sede ancora percorribile.

La piazzola di sosta invita prepotentemente a sostarvi. E bere di quella bellezza che ispirò Omero e indusse il monaco statista Cassiodoro a eleggerla a dimora.

martedì 13 dicembre 2022

Catanzaro, Tradizioni e cultura popolare in cucina

 



“Cchi voliti a capureddha o a coratella?”

Oggi il macellaio fa questa domanda: preferite la testa oppure il cuore col polmone e i fegatini? E sì, chi compra il capretto per il pranzo dell'Immacolata deve prendere la testa oppure il cuore e i polmoni dell'animale. Non si butta niente!

Mentre un tempo gli scarti, cioè le parti meno nobili del capretto, erano il piatto forte per le famiglie povere ed erano venduti a prezzi irrisori e a volte date come moneta di scambio ai lavoranti e garzoni di bottega. Un po' come il morzello ricavato dalle interiora dei bovini macellati che venivano distribuite ai lavoranti del macello comunale e le donne, facendo di necessità virtù, nonché le mamme catanzaresi, seppero elevare a eccellenza gli scarti "limmijati".

Così come l'ottimo capretto al forno, detto anche "sbrigogna mugghieri" per la misera resa quantitativa, ‘a coratella è tradizionalmente il piatto della festa dedicata a Maria Immacolata che si gusta sulla tavola della tradizionale cucina catanzarese.

La cucina povera calabrese sfrutta e esalta le parti meno nobili degli animali “sacrificali". Li elabora sapientemente. E aggiungendo in cottura gli aromi appropriati ne esalta le peculiarità organolettiche.

 

venerdì 11 novembre 2022

I bronzi di Riace ambasciatori della classicità greca

 


È risaputo: la pubblicità è l'anima del commercio!

Se si vuole veicolare un messaggio qualsiasi oltre i confini geografici e mentali è necessario stimolare la curiosità dei potenziali fruitori. Partendo da questo presupposto nasce l'idea di potenziare il messaggio inerente i Bronzi di Riace venuto alla ribalta dalle esternazioni del sottosegretario Sgarbi.

Anzitutto è obbligo una domanda: perché Vittorio Sgarbi riprende una annosa questione quale quella di mandare in giro per il mondo i rarissimi manufatti risalenti alla scuola dell'arte statuaria dell'antica Grecia?

La Calabria, Sgarbi e i bronzi

 

"animali fantstici!" ph dgt courtesy mario iannino.

Che questo attuale sia un governo cazzuto lo dimostrano i fatti concretizzatasi nei primissimi provvedimenti. Le donne e gli uomini al governo non intendono ragioni! Portano avanti i loro intendimenti con determinazione.

Sono persone muscolari!

E adesso è il momento di Sgarbi in veste di sottosegretario alla cultura e ai beni storici nazionali.

In visita al museo di Reggio Calabria alla presenza degli eroi greci ha detto la sua in merito ai viaggi dei bronzi rinvenuti 50anni fa nei fondali di Riace.

Sgarbi è convinto che i guerrieri debbano intraprendere una tournee mondiale come si addice alle rock star e ai personaggi pop.

Perché no? Ci può stare!

E visto che le azioni dell'uomo sono quasi sempre mosse da interessi e interscambi, la domanda nasce spontanea: qual è il ritorno per la storicamente depredata Calabria e i calabresi?

Ovviamente ci si aspetta una ricognizione tecnico-scientifica sulla possibilità dei bronzi di poter intraprendere lunghi e estenuanti viaggi, una sorta di minuzioso check up a garanzia della loro resistenza molecolare visto che nel museo reggino per mantenerli in buona salute si sono adottate tecniche sofisticate anche per l'areazione dei locali oltre che avere regimentato gli ingressi dei visitatori. Ma questo il sottosegretario Sgarbi l'avrà messo in agenda senz'altro!

Chissà, forse si prenderà in considerazione quanto suggerito all'epoca della presidenza Nisticò. E cioè di clonare i bronzi...

domenica 6 novembre 2022

Lettera aperta a Giorgia Meloni

 Cara Giorgia ti scrivo:

Sbarchi selettivi e decisioni restrittive sono la dimostrazione muscolare di vecchi e nuovi personaggi che, pur snocciolando rosari e esponendo immaginette sacre, calpestano il sacrosanto diritto alla vita dei più deboli. Per lo meno questo è il messaggio che arriva a noi che subiamo le notizie.

Persone inermi gettate su carrette e gommoni in mare aperto quasi fossero merce avariata da eliminare. C'è, inutile nasconderlo, un mercato umano dietro ai derelitti giunti sule nostre coste. Ci sono interessi enormi di governanti collusi. C'è cannibalismo!


domenica 2 ottobre 2022

Zelensky, parole inopportune

 

Plateale e inopportuno Zelensky!

Non sei in una soap opera caro Volodymyr. Nel mondo reale l'indipendenza dal regime totalitario e la pace si cercano in maniera diversa.

“Russi abbandonate Putin se no sarete uccisi!”. È una frase ad effetto se recitata in un film oppure nel metaverso immateriale dove, una volta spento lo schermo e resettata la connessione, si torna alla vita quotidiana, Quella quotidianità che evidenzia l'altra metà del popolo russo fuggiasco accalcato ai confini.

E poi, diciamola tutta, quella maglietta color verde marcio da “guerrigliero” navigato che fascia la cellulite, quel volto curato, quelle parole ferme non si addicono a un presidente di una nazione.

Putin ha fatto l'errore più grande e disumano della storia dopo Hitler & c. mascherandolo di ipocrite opportune bugie. Ha mentito sull'azione dimostrativa; sui morti e la carneficina degli innocenti che i suoi hanno commesso. E ha inscenato la farsa sul referendum popolare per l'annessione dei territori occupati con la forza alla madre Russia.

Sì Putin è la faccia oscura degli interessi oligarchici sovietici. È la negazione della libertà! Ma la storia insegna che non è misurandosi con i muscoli che si risolvono problemi così immensamente tragici. Il nome e la vita di Gandhi ti dice qualcosa? La sua resistenza passiva potrebbe risultare anacronistica sotto una pioggia di bombe e davanti agli eserciti inviati a sedare con la morte intere popolazioni.

Anche in Iran si sta consumando una “guerra interna” non meno cruenta e sanguinaria della altre disseminate nel mondo. Qui le forze oscurantiste che usano la religione per indottrinare e sottomettere il popolo decidono usi e costumi, vita e morte.

La religione è la legge dominante! Oscurantista per le donne che le priva della dignità di essere madri e femmine libere di scegliere il proprio percorso.

Cultura. Conoscenza. Divulgazione dei saperi! Libertà. Queste le pillole da diffondere per una società più equa. Solo così la vita cesserà di essere trasformata in una soap.

Questo vale anche per l'Italia e i vari leader invasori della scena pubblica.

domenica 28 agosto 2022

C'era una volta l'oratorio, fucina e collante tra la società, specchio di false immagini, e crescita Etica

 


Forse c'è tanta retorica in alcune affermazioni di qualche tempo addietro. Ma, rispetto alla pochezza di pensiero odierno, personalmente la preferisco!

Preferisco pensare alla frase di Domenico Savio impressa sul quadro che capeggiava sulle pareti dell'oratorio salesiano: “voglio farmi santo”.

Certo, per le affermazioni contemporanee è una contraddizione!

Oggi le figure enfatizzate sono ben altre. E non solo sulle piattaforme dei social-media.

Non per essere dei bacchettoni ma difronte alle malattie e agli avvenimenti avversi che possono capitare e mettere in pericolo la salute di ognuno non si sente dire: “ sia fatta la volontà del Signore. Oppure “ se questo è il destino...”.

Queste frasi, possibiliste e cariche di positiva speranza misericordiosa, sono sostituite sempre da: “E' un guerriero! Vincerà le avversità!...”. Il divino che abita in noi è oscurato. L'essere è vestito da guerriero. Un guerriero forte. Potente! Anche quando scende in campo con il pallone ai piedi.

Sul rettangolo di calcio, lo sport, i protagonisti sono guerrieri carichi di “cattiveria”. Lo si sente dire spesso nelle trasmissioni sportive dai rispettivi allenatori e commentatori.

“La giusta “cattiveria” è mancata ai miei uomini perciò abbiamo combattuto una sfida debole...”.

Abbiamo dimenticato il valore delle parole.

Abbiamo dimenticato l'importanza dell'età che avanza; la saggezza accresciuta nel tempo dall'esperienza accumulata.

Siamo alla ricerca dell'eterna giovinezza. E non accettiamo l'età che avanza: le rughe, i capelli grigi, bianchi e gli acciacchi; la debolezza fisica. Ci fa paura la prostata, l'impotenza senile, l'andropausa, la menopausa.

Vecchiaia equivale a scarto, per certa cultura.

Conoscenza, sapienza, sono dati peculiari insiti nell'Essere cresciuto coi valori etici di chi ha coscienza vera della Vita: delle fasi naturali della Crescita ché percorso verso l'Alto.

Di contro:

La sottocultura dell'avere enfatizza la materia in ogni aspetto. Dal fisico, quindi attenzioni per l'esteriorità e l'estetica anche di chi circonda gli spazi contigui e all'accumulo di beni materiali da tutelare maniacalmente.


sabato 20 agosto 2022

In cammino con animo puro ...

 Ogni giorno, minuto per minuto la vita insegna, da buona maestra, la giusta direzione da intraprendere.

Stefania l'amica degli animali.



Da Kim a Joy e in mezzo tanta cura anche per altri animali, volpi comprese.

La ricordo, molti anni addietro, con in mano un esserino piccolo piccolo. Più piccolo di un topino appena nato. L'esserino tremolante e con gli occhietti ancora chiusi si sentiva al sicuro nel palmo delle mani della sua tutrice.

Vasco, il mio labrador retriever gigante, l'annusò e fu subito intesa. Giocarono insieme per molti anni negli spazi verdi del Corvo e quando l'uno o l'altro passavano sotto casa si chiamavano a vicenda lanciando latrati possenti. I richiami tra cani hanno modulazioni differenti e s'intuiscono anche gli umori.

Vasco e Kim sono stati legati da grande amicizia. Sentimento, forse, dovuto a quel primo imprinting per cui Kim lo riteneva un “fratello maggiore”, ché nel linguaggio comportamentale dei cani non è solo gioco, protezione o sottomissione. Socialità e entusiasmo, euforica adrenalina che smuove le viscere per la gioia dell'incontro nei cuccioli.


Stamane, nell'incontrare Stefania, mi è venuto istintivo portare la mano al telefono e immortalare la visione. Sì è da testimoniare l'amore di questa ragazza che gira per le strade accompagnata dal cagnolino Joy e da un gattino nero che le si struscia ai piedi.

E', questa, una testimonianza plastica della cultura che amplifica il sentimento innato in ciascuno di noi: la fratellanza. Sentimento che spinge gli esseri viventi a intraprendere percorsi univoci e praticare le vie della pace unidirezionale che conduce immancabilmente all'amore universale. Meta ultima dell'essere umano trovatosi sulla terra per un "errore"...😊

lunedì 27 giugno 2022

Nicola Fiorita è il nuovo sindaco di Catanzaro: cambiaMò daveru!

 

Catanzaro:

58% Fiorita; 41% Donato.

La città capoluogo della Calabria pare abbia reagito con orgoglio dando fiducia al “nuovo” corso politico e sociale: Catanzaro è ri/Fiorita!


Dopo decenni non ci speravamo più!, ché la città e dintorni potesse sperare a nuove logiche gestionali. Sia ben chiaro: non si può e non si deve buttare l'acqua sporca con il bambino. Anche le precedenti gestioni hanno saputo fare qualcosa di buono. Ma quel qualcosa è quasi sempre stato fatto mortificando i “Nemici” colpevoli di essere liberi pensatori e non inclini a coercizioni di sorta.


Commissioni e comitati di gestione.

Dall'urbanistica alla cultura, il territorio è stato gestito secondo logiche spartitorie rispondenti agli interessi delle lobby che hanno mortificato le intelligenze locali anche quando sarebbe stato possibile valorizzarne i talenti. Chi si opponeva lanciando segnali di apertura veniva censurato e isolato.

I veti inibitori hanno fatto sì che la cultura cittadina languisse negli stereotipi e nel folklore. (…).

Nicola Fiorita e l'entourage sembrano essere più attenti alle pluralità presenti in città. I contenitori d'arte devono essere riempiti con proposte culturali confacenti alla crescita collettiva. Devono promuovere e fare crescere talenti! Innovare!!! mentalità, usi e costumi fin qui mortificate dagli schemi beceri di un politichese cresciuto nel sottobosco degli affari individuali.


In verità non ci credevo più nella possibilità della rinascita di catanzaro e dei catanzaresi.

É stata una bella sorpresa! È la vittoria non di Nicola Fiorita ma di quanti hanno creduto e appoggiato il cambiamento.

Ora al lavoro! E che sia la volta buona per davvero.



lunedì 11 aprile 2022

I signori della guerra

Pace?

Davvero si sta cercando la pace!

I messaggi che arrivano dai diversi fronti evidenziano ben altro. Non c'è dialogo tra le parti interessate al superamento delle beghe che, anzi, si sono incancrenite nel cuore dell'Europa.

Gli attori principali schierati nel conflitto hanno dimostrato farraginosità e malanimo estremi.

E continuano a brandire armi tattiche che non si limitano a quelle offensive assemblate nelle fabbriche.

Le strategie delle notizie vere o presunte fanno il paio con l'emotività dei voyeur in poltrona.

La guerra mediatica è la più subdola!, condotta scientemente da chi ha enorme dimestichezza con le tecniche dell'informazione, seguita con metodi impacciati dalla controparte, la schermaglia corre veloce sui media. Giornalisti e giornalai, opinionisti dell'ultima ora blaterano credo assurdi e patriarchi che invitano alla guerra amplificano drammi vissuti dietro pareti ovattate.

Visioni agghiaccianti. Solidarietà pilotate e forse poco sentite. Atteggiamenti anomali che servono solo ad alimentare il conflitto.

Armi. Armi. Armi! Queste le richieste dei dirigenti ucraini all'Europa e a quanti appoggiano tali schemi mentali.

Inviare armi e addestratori nei conflitti non è, e i fatti lo hanno sempre dimostrato, la via per la pace.

Le armi che ormai sono il risultato tecnologico sofisticato di ultima generazione vengono testate con gli interessi nei territori contaminati dall'oscurantismo. La belligeranza tra soggetti politici e potentati economici, a prescindere dalla volontà dei comuni esseri viventi che assumono il ruolo di vittime sacrificali, è puro egoismo calcolato al riparo dalle ambagi dei disastri emotivi e materiali scaraventati indiscriminatamente nell'ambiente.

I siti fatti bersaglio della meschina e assurda azione catastrofica figlia della cecità del potere vivono la morte per brevissimi drammatici attimi.

La cultura muore sommersa dal morbo oscurantista scaturito dai meccanismi asettici di un sistema sociale imperniato sull'effimero mentre noi osserviamo dal buco della serratura convinti di esserne al riparo...


courtesy arc. Iannino. coll. priv. "voyeur" 

lunedì 7 febbraio 2022

Mani forgiate dall'amore della terra

 


Nicchi nicchi nacchi mammà tua t'accatta i vacchi papà tua a masseria ricca ricca a figghja mia.

Nella vasta aia attorno alla casa la vecchia donna culla la bambina mentre canticchia una nenia dal sapore antico.

Il capiente cesto intrecciato con vimini e canne è appeso ad un grosso ramo di gelso. Fissata saldamente con corde di ginestra, la spartana culla, soggetta al dondolio ritmato dalla donna è abbraccio sicuro per sonni tranquilli. Nicchi nicchi nacchi … continua a canticchiare l'anziana nonnina che nel frattempo sgrana fagioli.

Il casolare di campagna accoglie una famiglia di stampo patriarcale. Tutt'attorno è un fiorire di natura ben tenuta e coltivata da sapienti mani. La cultura contadina è amore per la terra e le piantagioni disseminate nella campagna circostante testimoniano il lavoro delle generazioni che lì hanno vissuto e tratto sostentamento.

Qualche gallina razzola. Ispeziona col becco il terreno. Cattura qualcosa e se ne ciba.

Il cane, un meticcio peloso, dormicchia ai piedi del gelso. Un belato arriva debole alle orecchie della donna. Bianchina, la capretta che fornisce il latte alla piccola e al resto della famiglia, è al pascolo oltre la collina. Conosce la strada di casa Bianchina e sa quando è l'ora per rientrare.


Sui fornelli della cucina economica in una pentola con acqua le patate finiscono di cuocere. Una giovane sposa entra dalla porta che dà sul cortile. Ha una cesta sulla testa. S'inchina. La solleva di poco e poggia la cesta su un tavolo. Srotola il canovaccio che aveva sistemato a mo' di ciambella sul capo per trasportare la cesta. Lo adagia su una spalla e getta nella ciotola in terracotta le verdure appena colte.

È quasi mezzodì. Al suono del rintocco delle campane tutti smettono il lavoro nei campi e nelle botteghe. Le donne un po' prima. Loro vanno a casa per preparare il pranzo. Una zuppa di fagioli con verdure. Insalata di patate... . Roba nostrana, coltivata con le proprie mani. Mani rugose. Dure. Callose e forti forgiate negli anni dall'esperienza contadina che le hanno rese preziose e impagabili.

sabato 5 febbraio 2022

Sanremo 2022 zoo business

 

Sanremo, specchio del tempo presente.



Tutti tecnici, artisti, musicisti, moralisti, sperimentatori, conservatori, esegeti del niente quanti pendono dalle labbra di chi calca la scena.

C'è nell'aria una nube tossica che contamina i social. L'overdose della spettacolare illusione elettrizza e porta a conoscenza anche chi non ha visto il festival.

Il palco è l'esatta copia della condizione umana che, lasciata libera a smanettare sulle piattaforme web, s'indigna per una battuta o si esalta per una performance spesso male interpretata anche questa ma consona alle proprie esigenze. Lo spettacolo È una questione di simpatia. Vicinanza emotiva condizionata da ipotetiche tensioni culturali affini.

Volutamente non ho inteso assistere alla lunghissima kermesse. Molte altre situazioni molto ben più serie meriterebbero le attenzioni e le energie sprecate dietro la discriminante estetica, verbale, razziale, musicale sciorinate sul palco dell'Ariston.

Alcune tematiche, serie e importanti, non abitano lo show effimero di Sanremo per cultura. Eppure sono state toccate e gettate in pasto ai videoti acefali.

Tutto è show!

Secondo gli autori che lottano per raggiungere vette numeriche assolute e promettono agli sponsor visibilità e business la qualità del programma è secondaria. Non deve essere necessariamente funzionale e in sintonia con la qualità artistica della gara canora.

Il festival della musica italiana non è più una gara di qualità. Sanremo è tutto tranne questo.

Sanremo è show-business. Sanremo è provocazione fine a sé stessa.

Questa gara se proprio vogliamo seguirla guardiamola con leggerezza e ironia senza pregiudizi, campanilismi e aspettative che inesorabilmente son disattese; scendiamo dai piedistalli e osserviamo con curiosità e distacco le stranezze in tivvù.

lunedì 11 ottobre 2021

Una storia, tante storie

 Niente è per sempre.

No lo disse scrollando la testa dapprima lievemente e poi energicamente. No disse la donna davanti alle case aperte sul tavolo sistemate a forma di croce celtica. Per lei i tarocchi non avevano segreti anzi le mostravano spiragli sinceri di vita; flash se pur velocissimi ma inoppugnabili indirizzavano la sua mente e illuminavano percorsi suggerendo persino le probabilità che aveva l'interrogante per superare gli ipotetici ostacoli. 

La decisione finale appartiene, per la legge del libero arbitrio, esclusivamente a chi interroga l'oracolo. Concluse la sensitiva.

Era giunta da poco nel quartiere ma la fama di sensitiva e cartomante impeccabilmente divinatoria la precedette.

In quel momento davanti a lei c'era seduta una mamma e le chiedeva una divinazione uno sguardo oltre il velo del futuro non per lei personalmente ma per l'unico figlio che aveva in casa.

La veggente scosse la testa e con gli occhi sulle carte ripeté: noo non è una buona unione meglio farebbe se lasciasse immediatamente non è una donna adatta a lui... ssofferenze... vedo tanta sofferenza in questa unione. Sarà un estraneo in casa sua. Andrà errando in cerca di amore... Basta basta così. Vede il matto dice questo: cammino inconcludente. Viaggio. Estraneo in casa propria... basta basta così. Conclude raccogliendo le carte.

Ma ma sembra una cara ragazza timida premurosa. Balbetta con un fil di voce l'interrogante. Non può essere che le carte sbaglino?

No signora le carte non mentono e io raccolgo i segnali e vedo chiaramente. Suo figlio avrà un'unione travagliata. Non adesso ma in seguito.


Quindi non si lasceranno?

Questo dipende da lui! Il futuro è la conseguenza delle scelte che ognuno fa.

Dipende tutto dipende dalla cultura e dalla volontà personale, sono questi i fattori principi della svolta che si vuole prendere quando siamo davanti a un bivio importante e comunque niente è per sempre in amore e nella società, niente è per sempre


domenica 10 ottobre 2021

Roma, green pass contromano

 

Fàmosi a capì... cerchiamo di capire qualcosa.



Le notizie che arrivano dai media sono sconvolgenti! E le immagini non sono da meno. Moltissimi si sono ritrovati in piazza a Roma per dissentire sulle norme varate dal governo in merito al passaporto verde, il green pass”, e all'uso dello stesso per ritornare a vivere gli spazi fino ad ora inibiti all'affollamento.

Per scongiurare il propagarsi del virus si è ricorso ad uno stato censorio dei grandi eventi di massa e rivisto le mappe lavorative, l'accesso nei luoghi di lavoro è stato sostituito con il telelavoro ossia il lavoro a distanza svolto da casa e sono stati vietati oltre agli assembramenti scialarecci anche le visite ai musei e agli eventi culturali.

Da quasi 2 anni i settori del turismo e della cultura ( concerti, fiere, mostre, proiezioni di film, palestre, centri di ristoro, bar, ristoranti, alberghi etc.) soffrono l'isolamento programmato dai governi di mezzo mondo. E noi cittadini, dopo i primi auto-convincimenti del ce la faremo, i canti e le strimpellate dai balconi, i giochi da un condominio all'altro, ci siamo trovati spiazzati dalla mancata soluzione dei problemi.

Ci siamo visti imporre e quindi subito una vaccinazione sperimentale e immediatamente dopo il documento del liberi tutti i vaccinati a condizione che …

Comunque, anche se a malincuore, la maggior parte si è adeguata alle decisioni dei ministri e degli scienziati che formano la squadra d'emergenza anti-covid.

Purtroppo ben poco è cambiato. Nonostante le restrizioni i contagi e le varianti virali continuano ad esserci. L'economia, ma questo dato sarebbe il danno peggiore, continua a soffrire e fare soffrire specialmente i liberi professionisti che operano nella distribuzione e a contatto col pubblico.

In mezzo al caos si pongono le facce di mer(en)da.

I viscidi. Tutti quelli che cinicamente fanno affari e commerciano lucrando sulla pelle della società civile.

Non mancano i delinquenti avvezzi, e non è una novità!

Lasciano basiti i commenti di certa carta stampata che fanno eco e amplificano i conati di certa gente che ha fatto pochissimo nonostante il ruolo pubblico ricoperto in questo lasso di tempo pandemico.

Fanno incazzare, la reazione è immediata in quanti hanno un minimo di discernimento, gli atteggiamenti e le parole che alimentano la violenza fine a sé stessa. E fa esplodere la rabbia covata nei giorni claustrofobici dei divieti in tafferugli irrazionali.

Gli infiltrati nella manifestazione contro i green pass a Roma hanno mostrato una bestialità inaudita. Non è rilevante parlare o imputare colpe agli schieramenti politici che hanno preso parte alla manifestazione. Si può dissentire spontaneamente senza essere per forza di destra o di sinistra. Ma chiedere la testa di un ministro per i fatti accaduti in Roma è pura demagogia ricoperta da una montagna di merda che fa presa solo sugli stupidi faziosi. Se poi i capi banda che hanno spinto e incendiato gli animi sono anche portatori di voti di una certa fazione il quadro si commenta da solo.

Piuttosto che chiedere la testa della ministro Lamorgese nascondetevi!

Fate una seria autocritica e ragionate sulla vostra irresistibile ascesa. Meditate sull'odio seminato. Sulle accuse urlate e sparse abbondantemente contro il nemico. E sul clima cospirativo da voi creato in un momento delicato com'è l'attuale momento vissuto quasi stoicamente dai comuni cittadini.

Vergognatevi!

giovedì 7 ottobre 2021

Fondi europei destinati all'Italia cerchiamo di capire

 

PNRR. COS'E'?

in questi ultimi giorni si è sentito spesso parlare di recovery fund e altri acronimi che in sostanza riferiscono per sommi capi sui fondi europei che dovrebbero intervenire per fare ripartire l'economia e il benessere sociale dell'Italia post covid.

Per l'Italia sono stati destinati un totale di 1,2 miliardi di euro di cui 761 milioni per l'acquisto di 68 milioni di dosi di vaccini contro il coronavirus. Nelle regioni meridionali, le autorità utilizzeranno 374 milioni di euro per assumere nuovi operatori sanitari pubblici e coprire i costi delle ore extra lavorate dai lavoratori attualmente inseriti nel sistema. 108 milioni di euro contribuiranno a rafforzare la capacita' amministrativa delle autorità nazionali e regionali, anche nel sistema sanitario. React-EU fa parte di Next Generation EU (Recovery Fund) e fornisce 50,6 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi (a prezzi correnti) nel corso del 2021 e 2022 ai programmi della politica di coesione.

Nel documento che il governo italiano ha predisposto per illustrare come intende gestire i fondi di Next generation Eu si suddivide i settori di intervento in 6 missioni principali, tra cui digitalizzazione, salute e transizione ecologica.

In sintesi

quali progetti l’Italia intende realizzare grazie ai fondi comunitari?

Il piano delinea le risorse, come saranno gestite e presenta anche un calendario di riforme collegate finalizzate in parte all’attuazione del piano e in parte alla modernizzazione del paese.

si articola su tre assi principali:

digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.

Il Pnrr raggruppa i progetti di investimento in 16 componenti, a loro volta raggruppate in 6 missioni:

Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;

  1. Rivoluzione verde e transizione ecologica;

  2. Infrastrutture per una mobilità sostenibile;

  3. Istruzione e ricerca;

  4. Coesione e inclusione;

  5. Salute

L’Italia è la principale beneficiaria del programma di finanziamento comunitario.

Con191,5 miliardi di euro di fondi suddivisi tra sovvenzioni (68,9 miliardi) e prestiti (122,6 miliardi).

A tali risorse si aggiungono poi circa 13 miliardi di euro di cui il nostro paese beneficerà nell’ambito del programma “Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (React-Eu)”. Il governo ha inoltre, con apposito decreto legge, stanziato ulteriori 30,62 miliardi che serviranno a completare i progetti contenuti nel Pnrr.

la cifra che dovrebbe essere destinata al Sud.

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha informato gli imprenditori presenti all’incontro organizzato alla camera di commercio di Reggio Calabria che sarebbe in dirittura d’arrivo un apposito decreto per stanziare 100 dei 230 miliardi di euro complessivi, proprio per il Mezzogiorno. Una cifra che si aggira intorno al 40% delle risorse complessive.

Ma il ”mezzogiorno” è un territorio vasto che inizia dalla Campania e comprende tutte le regioni del sud.

lunedì 2 agosto 2021

Arc de triomphe, impacchettamenti postumi

La domanda è: “a cosa serve la creatività, l'arte?”.

L'attività alta della creazione supportata dalla conoscenza e dalle tecniche di costruzione semantiche resa sublime dalla sensibilità degli artefici che nel rendere poetiche le bugie della visione aprono a nuovi orizzonti mentali può assoggettarsi o scendere a compromessi coi criteri mercantili che governano prepotentemente la quotidianità?

La schiavitù psicologica è la peggiore delle difficoltà. Difficoltà che immobilizza le libertà e rende schiavi. Schiavi spesso consapevoli della deriva a cui l'umanità è inesorabilmente destinata ad approdare.

Catastrofista? Può darsi.

Personalmente credo nella bellezza del pensiero puro.

L'idea generatrice di ogni forma artistica nasce spontanea. Sono le intenzioni effimere subalterne all'ego condizionato dalla mercificazione del prodotto artistico che lo fanno scadere a volgare prodotto commerciale. È nella mediocrità che risiede la ricerca spasmodica della notorietà della fama e della potenza, sentimento che domina i percorsi dei singoli nell'ormai dittatura dei mass-media divenuti specchio dell'essere bipolare di una società basata sul nulla.

Il pensiero critico è stato annichilito dalla superficialità dei costumi. Il singolo è fagocitato dal branco acefalo. Il pensiero vincente è quello nascosto dietro a migliaia di seguaci mai, voglio dargli una possibilità, e, aggiungo, spesso quasi mai nel pieno rispetto di quel fare empatico facilitante dei rapporti con gli altri diversi da noi.

E poi ci sono le grandi holding che determinano il valore e le strategie da adottare nella palude nascosta della cultura. Persone che non si muovono facilmente. Personaggi che antepongono per deformazione mentale il profitto utile all'accrescimento dell'impero economico d'appartenenza.

Ecco, questo mi è sovvenuto mentre leggevo dell'impacchettamento dell'Arco di Trionfo parigino a qualche anno dalla morte dei coniugi visionari degli occultamenti propositivi: Christo Vladimirov Javacheff (1935–2020) and Jeanne-Claude Denat de Guillebon (1935–2009).





mercoledì 21 luglio 2021

Calabria, anche la destra si frantuma

COSA NON SI FA PER UNA POLTRONA:

La discesa in campo di Wanda.

Anche il centro destra che si presentava compatto ha le sue beghe da gestire. 

Occhiuto deve vedersela con Wanda Ferro nelle prossime elezioni regionali calabresi.

Dalle notizie diramate si comprende ( per lo meno io capisco) che la decisione della leader di fratelli d'italia Georgia Meloni nasce dal malcontento sulla spartizione delle cosiddette poltrone di potere che vanno dalle nomine rai quindi nazionali fino ad arrivare alle locali regionali. 

E se Berlusconi non rispetta una spartizione equa che dia potere agli alleati perché attenersi al patto politico di candidare uniti un uomo che è espressione del cavaliere? Questo dice in sintesi Georgia che tira dalle scuderie la cavalla Wanda e la mette in pista.

È solo una gara di muscoli lubrificati da ideologie o c'è ben altro?

Sembrerebbe di sì!

E le frasi che vertono sull'amore per la politica sull'attaccamento alla propria terra e alle opportunità perse per i corregionali in attesa della persona tutta d'un pezzo che li tiri fuori dai bisogni viste le ricchezze della Calabria e il rilancio dell'impresa turistica nonché la cultura ela valorizzazione dei siti storici l'agricoltura le potenzialità e la figa pardon la fuga dei giovani e di quanti ancora possono permettersi di andare via?

Parole. Parole vuote che i signorotti della gestione pubblica riempiono di significati nel momento che più aggrada a loro.

Non è quindi una questione politica alta la scelta della Meloni di posizionare ai nastri di partenza Wanda Ferro ma un ricatto che fa traballare la candidatura di Roberto Occhiuto.

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