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venerdì 11 settembre 2020

Anziani analfabeti digitali alle prese con lo spid

E poi 'nci vò u spid! Ormai simu tutti dicitali. Puru ppe' l'inps nci vò u spid.


Chi cazzu è su spid?


U spid è na chiava chi ti fa trasiri dintra u situ de l'inps e si non hai chissu 'on poi vidira nenta!


È difficile essere vecchi se non sei al passo coi tempi. Nell'era del digitale siamo una password, un pin e adesso una identità digitale. E 'ste cose costano!


Per un pensionato che deve fare i conti coi centesimi anche rinnovare la carta d'identità è un costo. Una spesa superflua che rimandi di mese in mese. Ma l'identità digitale, quella, non la puoi rinviare all'infinito. Dal primo di ottobre per potere accedere al sito dell'inps serve essere schedati digitalmente in una banca dati che rilascia il fatidico SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è la soluzione che ti permette di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati aderenti con un'unica Identità Digitale (username e password) utilizzabile da computer, tablet e smartphone.


Gli Identity Provider (come dicono i più colti) forniscono diverse modalità di registrazione gratuitamente o a pagamento e i rispettivi SPID hanno diversi livelli di sicurezza. Ovviamente i più sofisticati non sono gratuiti.


L'App PosteID con CIE e Passaporto è gratuita. Dicono. Però la modalità di richiesta on line è talmente complicata che, superati tutti i passaggi, non accetta la carta d'identità digitale appena rinnovata al costo di quasi 15€ e quindi passa automaticamente a pagamento.


Insomma essere anziani nel tempo della banda larga che non tutti si possono permettere e neanche possedere internet e diavolerie varie per accedervi è inibente.

domenica 4 febbraio 2018

telefonia, da 13 a 12 bollette ma a costo invariato

Torniamo a parlare di tariffe e costi telefonici su linea fissa e cellulare.

Dopo l'enfasi di quanti si sono misurati per riportare alla normalità i canoni che gli operatori telefonici avevano maggiorato arbitrariamente e fatto scaturire dal nulla la tredicesima bolletta annuale ecco che le compagnie telefoniche ci presentano il conto:

il 1° aprile, e non è uno scherzo, tolgono la tredicesima bolletta. Si torna alle 12 bollette mensili ma senza cambiare niente in quanto a prelievi nelle tasche degli abbonati. Ciascun canone sarà maggiorato dell'8,6% ma ciò non vale per la telefonia mobile. Infatti ad ognuno dei 12 rinnovi accrediteranno lo stesso numero di GB, di minuti telefonici e di SMS che prima davano ogni 4 settimane e quindi 13 volte in un anno, in sintesi, ci saranno 20 gg in meno di fornitura con un conseguente aumento effettivo dell’8,30%.

Le sanno tutte! Lobbisti. Politici. Agcom... l'Italia è davvero il bel paese!

mercoledì 25 marzo 2015

Eni gas e luce dov'è il risparmio?

Governo. Incapacità o progetti mirati?


Può una donna o un uomo d'affari, piccolo o grande imprenditore, governare gli eventi a favore della collettività dimenticandosi delle aziende che ha guidato, dei soci e degli affari privati toccati dalle leggi dello Stato?

le bugie di Renzi e l'ambiguità di Guidi

mercoledì 28 novembre 2012

le esasperanti risposte di Enel ai consumatori

Enel, l'energia che ti ascolta.


Così c'è scritto sulle bollette dell'enel ma seconda la mia esperienza è solo uno slogan fasullo scritto sulla carta intestata dell'ente da qualche buontempone. E sapete perché?
 Presto detto, ecco una storia recente drammaticamente vera:
a seguito della sostituzione del vecchio misuratore, quello nero con la rotellina che, privo degli ultimi ritrovati tecnici  non poteva misurare le famose fasce orarie, inizia una mini odissea quantificabile in quasi 3mila euro di bolletta da pagare per un incolpevole utente.
L'utente chiede lumi agli uffici preposti e si accorge del fare guardingo e ostile degli impiegati nei confronti degli utenti.
Qualcuno alza la voce. Qualcun altro minaccia denunce. Ma, l'utente in questione essendosi rivolto ad un conoscente per chiarire il mistero, sta calmo nonostante il suo referente faccia un dialogo unilaterale e in palese in difesa del dovuto alla sua azienda.
Encomiabile! pensa il nostro utente enel, ma perché è giusto -chiede- secondo lei, che io paghi 'sta cifra? Eppure ho sempre pagato le bollette.
Ecco vede, dal computer risulta che l'ultima lettura effettiva risale al 2008 e quindi c'è un conguaglio da pagare.
D'accordo! Allora enel deve calcolare il conguaglio in base alle tariffe in vigore da quella data fino al giorno della sostituzione del misuratore e deve anche tenere conto della tipologia del contratto che è di tipo residenziale e mono orario. -ribatte il nostro pavido utente- E sembra che l'impiegato si convinca e, divenuto più cortese, prepara un fax da spedire alla direzione con i dovuti chiarimenti.
Tutto risolto, quindi, penserete. Ma non è così.
dopo qualche settimana, al nostro amico utente arriva un'altra comunicazione:
L'enel insiste, anzi una fantomatica signorina che tratta la pratica per conto enel scrive che è tutto giusto e che deve pagare quanto dovuto pena il distacco dell'energia elettrica.

Da cittadino consumatore che si sente vessato, prima di adire a vie legali tenta la carta del numero verde enel. Ma forse non è stato chiaro nell'esporre i fatti agli impiegati e neanche al famigerato numero verde che non è per niente gratuito, visto che dopo qualche giorno gli arriva un'altra lettera dalla direzione contabile con il piano di rateizzazione della somma.
Incazzato, perché certo che non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire, l'utente si rivolge ad un avvocato e nel frattempo arriva un'altra lettera nella quale gli concede la rateizzazione secondo la legge Bersani ma a saldo invariato con l'aggiunta della mora.
A questo punto, al nostro utente, non resta che bloccare in banca la fattura enel e aspettare lo sviluppo delle fasi legali aperte dall'avvocato.
con buona pace di
Enel, l'energia che (non) t'ascolta!


giovedì 23 agosto 2012

Sky, abbonarsi è facile disdire no

Fare l'abbonamento sky è facile, disdirlo è difficile! In barba ai diritti del consumatore.

Seguendo le modalità, come da contratto, compilo la lettera di disdetta dell'abbonamento SKY e la spedisco con raccomandata con ricevuta di ritorno.
A questo punto, logica vuole che sky risponda con le stesse modalità e mi faccia sapere, come da me evidenziato nella lettera di disdetta, eventuali costi rimanenti e dove consegnare il decoder con relativa scheda e telecomando. Niente di quanto razionalmente io mi aspetti accade!
sono subissato da telefonate per conto di sky che tentano di farmi desistere con proposte di “offerte convenienti” per i primi sei mesi e da alcune lettere che non fanno altro che esasperare l'attesa dello scioglimento di un abbonamento che non intendo mantenere. Le missive hanno il sapore della dissuasione per sfiancamento con l'aggiunta vessatoria visto che ormai sono trascorsi quasi due mesi dalla mia missiva.
L'ultima comunicazione di sky, giunta per posta basic dopo quasi due mesi dalla mia R.A.R suona così:

Gentile signor ….. in riferimento alla sua richiesta di disdetta del suo abbonamento sky, abbiamo la necessità di fornirle importanti informazioni amministrative relative alle modalità e ai tempi di chiusura del servizio, di restituzione dei materiali e gli eventuali costi di uscita.
La invitiamo pertanto a telefonare entro il 31.8.2012 al numero verde 800 922 336, gratuito e attivo tutti i giorni dalle ore 8,30 alle 22,30. firmato servizio clienti sky.

Ora, voglio chiedere a questi scienziati della dissuasione sottile:
cosa vi ho chiesto nella raccomandata con ricevuta di ritorno? E perché dovrei telefonarvi, forse non sono stato chiaro?
NON VOGLIO PIÙ' ESSERE ABBONATO SKY! Qualora mi tornasse la voglia mi farò vivo io!
Cordiali saluti.

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