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Installazione per la mistica di Paravati. Umiltà e tenacia nella vita semplice di mamma Natuzza che per ribadire la sua povertà e impotenza umana nei confronti del supremo Amore ripeteva spesso: “Sono un verme di terra. Su 'na grasta rutta... (sono un vaso di terracotta rotto) io non posso fare altro che pregare la Madonna e il bambino Gesù. Io non posso niente. È lui che può fare tutto. Queste frasi le ricordo bene. Le ripeteva in pubblico e in privato e quando la gente le chiedeva “il miracolo” in preda alla disperazione le esortava a pregare e avere fede. L'esempio e le parole della mistica prendono forma nell'installazione. E mentre lavoro una voce interiore sembra guidare le mie azioni. Assemblo gli oggetti che ho a disposizione: l'anfora rotta ( a grasta); una pianta grassa (fico d'india) e la terra. E l'angioletto seduto sul globo che guarda pensieroso il prodotto terreno. La forma solida dell'anfora del vino italo-greca fa riaffior...
Perché quell’enorme dito punta il cielo di Milano? È un enorme mano di marmo alta 11 metri con le quattro dita amputate tranne il medio. La scultura posta su un imponente piedistallo davanti alla borsa di Milano, che il suo ideatore ha titolato Love perché stando a quanto ha dichiarato vuole essere un atto d’amore, punta diritto al vertice del triangolo della struttura di palazzo Mezzanotte, dal nome dell’architetto, Paolo, progettista e costruttore, sede dell’istituto dal 1932, sembra sintonizzarsi con la facciata monumentale di piazza affari, alta 36 metri e rispecchia l’impostazione classica ancora cara nei primi del ‘900. La mano, ben si colloca, nella sua concezione classica tra i blocchi di travertino e le statue di Leone Lodi; ma un interrogativo è d’obbligo: perché Love? Amore per avere tesaurizzato ogni cosa? Amore sadomaso per gli effetti dell’economia globalizzata? Amore per le bolle finanziarie che hanno causato la recessione mondiale? O semplicemente un acc...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.