La chiave: una tessera con microchip apre la porta della camera e controlla le periferiche connesse e alimentate con l'elettricità.
Salgo al primo piano. Inserisco la chiave elettronica nel lettore affianco alla porta. Un lieve scatto fa intendere che il meccanismo è sbloccato.
Entro. Inserisco la chiave all'interno e ogni cosa si anima.
I rumori tagliano i silenzi. Persino il mio. Il viaggio è stato pesante sotto tutti i punti di vista. Nonostante le pianificazioni c'è sempre la variabile o le variabili cangianti. E, il piano fatto salta. Ma Milano è la città da bere. Dinamica. Piena di opportunità...
la stanza è decisamente spartana! Gli arredi sono datati. Accatastati in pochi metri quadrati. Stretti l'un l'altro il letto la scrivania e l'armadio lasciano pochissimo margine d'azione. E i rumori iniziano ad essere davvero molesti. Stacco la spina del frigo. Spengo la ventola d'areazione del bagno.
Fa caldo. Penso di fare una doccia. Mi metto in libertà. Sistemo alla meglio le mie cose e nel frattempo la temperatura s'abbassa. L'aria condizionata, regolata precedentemente da qualche ospite caliente, rende la stanza invivibile. Spengo anche questa! Apro la finestra dalla zanzariera mal funzionante. Qualche zanzara inizia a bussare e intrepida entra a fare colazione.
Sì Milano è anche questo...