Ci sono dei format televisivi
che a lungo andare diventano noiosi. E anche se Ballarò è
uno di questi faccio zapping per non perdermi la copertina di
Crozza.
Crozza è stato, fino all'ultimo
Ballarò, il giullare moderno che, analogamente a
quello storico e datato che abitava le corti, tra il serio e il
faceto, diceva ai potenti le cose che non andavano nella società e
cantavano tra salti e sberleffi le sofferenze del popolo.
Anche ieri ho aspettato per vederlo sul
palco di Sanremo. L'apertura è stata simpatica me per il
resto, nonostante gli autori gli abbiano saputo scrivere una buona
trama storica, ha deluso le aspettative. (ovviamente le mie!)
Capisco che rai1 è il canale
popolare per eccellenza!, e che
oltre alle inutili e scontate parolacce sceme della Littizzetto non
conceda altro, ma nell'assioma tra Napoleone
e Grillo avrebbe
potuto parlare di libertà e rottura degli schemi precostituiti.
Avrebbe potuto parlare di Europa
come ha fatto alla fine cantando. D'altronde che dice Grillo?
Chiariamo:
non sono un grillino
ma lui, Grillo, è il
vero erede dei giullari che dice in faccia al re quando è nudo. A noi sapere discernere.