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E LE STELLE STANNO A GUARDARE Nonostante le anticipazioni la tempesta annunciata ha preso tutti alla sprovvista. Cosa c'è d'incredibile? Eppure Trump l'aveva detto! Porterò l'America agli antichi splendori. Strategia sbagliata, quella di Trump?
Inibire meglio che curare? La conservazione e la valorizzazione ambientale è una roba costosa. E siccome siamo costretti a porre freni alle spese, lo impone la politica dell’austerità, poco importa s’è più importante la salvaguardia della salute pubblica oppure mantenere in ordine i conti dei comuni, delle province, delle regioni e dello Stato . A livello nazionale l’Italia sta vivendo una situazione oserei dire allucinante. Dopo avere speso allegramente e male i soldi destinati al servizio sanitario nazionale l’emergenza pandemica impone per decreto un certificato che dà la possibilità di potere circolare liberamente alle persone interessate nei vari settori sociali quali il lavoro e le altre attività socializzanti che, se sprovvisti, inibisce persino il semplicissimo passeggio per le vie delle città ma non ferma il covid e le sue varianti. Eppure, senza intenzione di polemiche e dietrologie scontate, sarebbe bastato un normale termoscanner per potere accedere n...
Appropriazioni o espropriazioni dei diritti? C'è chi innalza muri e tende reti per salvaguardare i confini nazionali e chi pianta pali nel terreno pubblico per tutelare intetessi privati. In generale, La proprietà privata toglie a molti, mortifica il principio sociale delle pari opportunità dell'ordine costituito in base ai principi dettati dalla democrazia e della libera circolazione dei popoli costretti a migrare in ambienti meno ostili e mossi dal principio fondamentale basato sull'autoconservazione individuale e dei congiunti in ossequio al diritto di potere vivere una esistenza degna di chiamarsi VITA! Senza confini, gabbie materiali e schiavitù degeneranti. Questo per quanto concerne i grandi flussi migratori del momento. a prescindere dai mercanti di vite umane e da quanti nascondendosi dietro facciate pulite come le ONG lucrano sul male del secolo fomentando guerre e carestie. E nel piccolo dei campanili? L'avidità è in agguato se approfitt...
emergenza rifiuti a catanzaro I primi effetti iniziano a vedersi! Dopo la truffa arriva la beffa per i cittadini catanzaresi distratti ma non troppo perché da un bel po' di tempo le voci correvano di bocca in bocca e qualcuno parlava di rifiuti speciali interrati sotto la spazzatura domestica; camion che arrivavano da fuori per sversare non si sa cosa. Così, dopo il percolato prodotto dall'incuria gestionale delle discariche è arrivato il turno delle strade cittadine a sopportare l'accumulo e il fetore delle buste colme di tutto e di più. A completare i disagi ci pensa Sorical, l'impresa partecipata che gestisce gli acquedotti calabresi, che per riscuotere dai comuni morosi le quote dovute taglia l'acqua ai cittadini. ma non si era detto che l'acqua è un bene comune e che nessuno deve lucrarci sopra? non si era fatto anche un referendum contro la privatizzazione dell'acqua?
Iniziamo dalle piccole cose. I maestri della disinformazione sono riusciti a rendere concrete le paure collettive e trasformare in male le tradizioni popolari, vale a dire, tutte quelle azioni rituali tramandate nei secoli di generazione in generazione. Da scaltri imbonitori, hanno sovvertito valori e ruoli a favore dei propri tornaconti. Cosicché, la madrina o il padrino delle unghie, ruolo atavico conferito alla persona di famiglia più amata (nonno, nonna, ma anche zii, zie e qualche fraterna conoscenza amicale) che taglia per la prima volta le unghie al neonato (per esempio, in Sicilia si usa mettere in mano al neonato una banconota di grosso taglio per augurare ricchezza e prosperità), secondo una certa letteratura si trasforma in capocosca rionale. Insomma, è come dire che il topino dei denti è la parte oscura della vita che circuisce i giovani e compra per pochi spiccioli l’infanzia. Ma chi non ricorda con nostalgia di avere creduto alla befana, a babbo natale e persino ai pe...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.