Quel suo sorriso pacato, ad un attimo
dalla morte assistita, e i suoi occhi sereni. Le sue parole e gli
auguri di serena vita a noi che npon abbiamo lontanamente coscienza
delle sue sofferenze ce l'ho ancora dentro.
Le sue parole e i gesti pacati frullano
nei miei pensieri e inducono a chiedere: perché è dovuto andare a
Basilea e pagare novemila euro per porre fine alle sue sofferenze?
Perchè ha dovuto soffrire così tanto fino ad oggi?
Non è il primo e non sarà l'ultimo a
decidere di andare incontro alla morte in maniera dolce.
Lo capisco!
Capisco che arrivati al limite della
sopportazione umana l'unica soluzione è l'autanasia.
Ho avuto lo stesso impeto nei confronti
del mio cane quando ogni possibile cura sembrava risultare
ininfluente.
Il nome non conta e neanche
l'appartenenza politica. Conta che alcune persone abbiano preso a
cuore il problema posto da Davide. Conta che abbiano rastrellato in
rete le risorse adeguate per portarlo in Svizzera nonostante possano
passare guai in Italia con la magistratura vista l'illegalità
dell'operazione. Da noi non è tollerata l'eutanasia...
buon riposo a quanti sono stati
costretti, dalle malattie incurabili, a porre fine al loro dolore e
decidere liberamente l'etremo attimo.
E mentre c'è chi combatte guerre che
minano da dentro il proprio corpo e non vede altra via di scampo se
non l'autanasia, c'è chi decide di uccidere persone in perfetta
salute fisica e psichica in nome del dio denaro e degli affari
connessia alle fabbriche delle armi. Azione resa legale dalle insulse
decisioni di capi di stato discutibili.
Rip. Quando il dolore è insopportabile e la vita non è degna di essere vissuta
Rip. Quando il dolore è insopportabile e la vita non è degna di essere vissuta