Gheddafi in cifre
Gheddafi, l'Italia, e gli affari in cifre.
La presenza di Gheddafi in Italia significa accordi per commesse in Libia, soldi per grandi gruppi che dovranno fare i lavori, il tutto previsto dal trattato di amicizia e cooperazione tra Italia e Libia del 2008. Anche allora, in agosto, vi fu una visita del dittatore libico che scardinò i protocolli e fece indignare il presidente Fini.
L’Italia, deve pagare gli errori del passato e risarcire l’ex colonia, la Libia ma, buona parte dei 5 miliardi di dollari pattuiti per chiudere col passato fascista deve essere investita nella costruzione dell’autostrada costiera libica “Rass Ajdir Imsaad” lunga 1,700 km con due corsie più una d’emergenza nei due sensi di marcia.
Secondo le notizie diffuse in questi giorni, al ministero dei trasporti italiani sono pervenute venti richieste di altrettante imprese, tutte italiane. A comunicarne notizia è il ministro Altero Matteoli.
La Astaldi è la capogruppo della cordata Bonatti, Ghella, Grandi Lavori, Toto. Mentre la Impregilo partecipa come capofila di un consorzio.
L’avvio delle procedure per le aggiudicazioni è previsto per la fine di ottobre ma forse, Gheddafi potrebbe fare qualche sorpresa e annunciare i nomi dei vincitori in questi giorni.
Va ricordato che i progetti infrastrutturali devono essere concordate fra le parti con un limite di spesa annua non oltre i 250 milioni di dollari per vent’anni.
Anche l’Eni fa buoni affari con la Libia in base ad un accordo firmato nel 2007 con la principale compagnia petrolifera libica, la National Oil Corporation fino al 2042. Attualmente estrae 800mila barili di petrolio nell’ex colonia italiana.
Ma anche la Libia è presente in Unicredit da 13 anni, da quando è entrata in Capitalia. Il legame con l’istituto di Piazza Cordusio in Milano si starebbe rinforzando grazie ad un incremento del 15% dell’azionariato libico che ha visto il fondo sovrano governativo della Libyan Investiment Authority salire dal 2 al 7,05% in Unicredit.
Nel campo delle infrastrutture per le telecomunicazioni, la Sirti ha commesse per impiantare settemila km di fibra ottica, appalto da 68milioni di euro. E la Prysmian, gruppo Pirelli, ha un contratto di 35 milioni di euro con la Libya General Post and Telecommunication Company. E per i trasporti aerei, la Augusta Westland, gruppo Finmeccanica, fornisce elicotteri e istruttori per insegnare a guidarli.
Dulcis in fundo, il gruppo Co.Ge.L è coinvolto nel progetto di un museo da costruire a Tripoli dedicato a Gheddafi. Affare sospeso perché il gruppo è in liquidazione.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.
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