prova di scrittura creativa: finzione e realtà
Per la serie “scrivere è un’esigenza, leggere no!”
Quanto sto per descrivere è uno scenario fantastico; niente è ispirato a fatti o episodi accaduti. Ciò non di meno, qualcosa potrebbe sembrare già vista, letta o commentata; ma fate attenzione! Poiché nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, qualche involontaria assonanza potrebbe fa nascere associazioni di idee scontate oppure risvegliare emozioni sopite. Pertanto si consiglia la lettura a persone forti che abbiano raggiunto l’età del discernimento e sappiano apprezzare creatività e humour. Buona lettura.
Antefatto:
La storia è ambientata nella lussureggiante, stavo per dire lussuriosa, campagna romana e precisamente sui colli galli.
All’ombra di un enorme albero di castagno vive una comunità particolare, senza tempo; la comunità galliana, che, come tutte le democrazie, ha un capo eletto dal popolo.
I requisiti del Primo Gallo sono comunque legittimati dalla natura benigna, nel senso che è provvisto di un bel piumaggio sgargiante, ha una bella voce, è coraggioso e, dulcis in fundo simpatico. In sintesi è unto dal fato cosicché solo Lui può essere il degno esponente della razza gallica.
Gli abitanti non vestono panni tagliati e cuciti: non ne hanno bisogno!, nascono già muniti di un piumaggio soffice che li protegge dal caldo e dal freddo.
Chiassosa e spensierata, la comunità, protetta da una barriera anti intrusi che, oltre a arginare eventuali invasori tiene sott’occhio i nativi e li governa, trasmette mediante un sistema sofisticato di telecamere ogni istante di vita alla residenza del segretario del Primo Gallo che, solerte, in caso di malumori o disordini, comunica al premier.
Il loro mondo è tutto lì sotto il castagno che li nutre con i frutti, li protegge dalle intemperie e dai pericoli nascosti. La maestosità della chioma, all’occorrenza lascia cadere frutti e foglie che diventano cibo e giaciglio: humus per il sottobosco che produce ulteriori ricchezze: funghi, tartufi, lumache, tuberi.
Per il momento, Fine… alla prossima, forse!
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.
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