L'arte e gli artisti al tempo dei social network.
ma sarà il vero Buren? |
Non so cosa intendano gli altri per
arte ma so bene cosa intendo io.
Per me l'arte è il linguaggio
dell'anima. Cioè la forma di comunicazione più alta che l'uomo
abbia mai potuto intuire e realizzare.
Fare arte non è un lavoro. E chi la fa
seriamente ne è consapevole e sa cosa intendo dire.
L'artista non si alza al mattino e
timbra il cartellino nella sua stanza da lavoro, anzi a volte non ci
va per niente se non sente la necessità d'intraprendere il dialogo
creativo.
L'artista è una persona comune. Uomo o
donna di qualsiasi età che ciclicamente, dopo avere accumulato
sensazioni, esperienze di vita vissuta, sente la necessità di
comunicare agli altri la sua visione del mondo.
C'è chi lo fa in versi e chi con la
musica. Chi predilige la provocazione per scuotere l'apatia che ci
ammanta e chi preferisce l'azione concettuale, ostica per alcuni.
Pittura. Graffi. Immagini statiche o in
movimento. Scrittura. Performances. Sono alcuni aspetti conosciuti e
consacrati dal mercato dell'arte.
Il mercato, appunto!, la notorietà; il
gossip, i “mi piace” sono aspetti variabili che, gestiti
oculatamente con un pizzico di determinato arrivismo, fanno lievitare
le quotazioni e conferiscono importanza personale e autorità per chi
firma.
Indubbiamente è gratificante sapere
che il proprio lavoro è apprezzato da una grande platea di pubblico
colto e raccogliere consensi per l'onestà intellettuale che muove il
fare creativo dell'artista senza escamotage.
Personalmente guardo al lavoro
artistico e lo valuto per quello che mi trasmette ed in seguito, se
lo ritengo interessante, cerco notizie sull'autore.
Da qualche tempo su facebook, uno dei
maggiori socialweb, è in atto una sorta di campagna pubblicitaria
nei confronti di qualche artista da parte di grossi nomi dell'arte.
Per primo Cattelan e dopo Pistoletto
dal loro account su facebook, dopo avere accettato le richieste
d'amicizia dei tantissimi cultori dell'arte presenti sulla
piattaforma, hanno suggerito un artista all'attenzione dei nuovi
amici. Peccato che il sodalizio amicale non sia durato molto. Il loro
account è stato disattivato subito.
Adesso è la volta di Buren. Morto per
facebook anche lui dopo avere invitato a cliccare “mi piace” sul
solito artista che ometto deliberatamente per evitare pubblicità indotta. Lo stesso sponsorizzato da
Cattelan (?) e Pistoletto(?).
Premesso che la mia curiosità
intellettuale mi porta a scandagliare le fonti ed i soggetti
suggeriti, tralascio volutamente ogni giudizio e lascio agli altri
ogni considerazione sul valore dei numeri e sulla qualità delle
operazioni culturali nel web.